sabato 31 gennaio 2009

La RAI Tibbù

 Problema (o grattacapo)

Dovete chiedere una informazione in merito all'abbonamento RAITV.
Cosa fate se disponete di un collegamento alla rete internet?

Svolgimento
Poichè dispongo di un collegamento internet verifico che il pc sia acceso e funzionante, digito sul browser www.rai.it, confermo ed attendo di visualizzare la pagina principale del sito della RAI. Eccolo. Cerco nella pagina: abbonamento. Trovata. Clicco sul link.
Mi appare:
 Call Center - RISPONDERAI   
Componendo i seguenti numeri: 199.123.000


Considerazioni sulla soluzione

Vi sembra corretto che un'abbonato, un cliente quindi, debba pagare per richiedere una informazione di tipo amministrativo? Non è un furto bello e buono? 
Non volevo telefonare per chiedere se Pippo Baudo ha il parrucchino o a che ora Bruno Vespa fa l'inchino, volevo solo sapere cosa fare per disdire un'abbonamento.

Rai Tibbù di tutto di più!!

Mi rendo conto che ci sono problemi più importanti ma tante piccole schifezze fanno una puzza insopportabile.

La foto di Prodi è stata inserita in quanto superesperto in grattacapi ed in disdette.

lunedì 26 gennaio 2009

Mettetevi una Kippah in testa

Domani è il Giorno della Memoria. Ricordare è bene, ma conoscere è meglio.


Allora mi permetto di darvi un consiglio, mettetevi una Kippah in testa e cercate di conoscere il mondo ebraico, entrate in una sinagoga, leggete gli scrittori di origine ebraica, guardate i film su questo mondo. Scrollatevi di dosso i pregiudizi.

Usatela come cura quella kippah, dopo che l'avrete indossata vi verrà voglia di conoscere gli altri. Gli arabi, i rom, gli omosessuali, i neri, il vostro vicino di casa e magari voi stessi. Credetemi vi farà stare meglio.

Questo post è dedicato al mio amico Maurizio che rifiutando della carne di maiale, pizzicando la erre, mi disse: Sai sono Ebreo. Ed io gli risposi: Ma dai? Come Groucho Marx!

giovedì 22 gennaio 2009

Manifestashion Race: la protesta corre per te!

Maroni pensava di coglierci impreparati con la sua proposta di interdire il passaggio di cortei dove sono presenti chiese, supermercati, centri commerciali, sedi dei partiti, sedi istituzionali e sedi diplomatiche.
Facendo una veloce riflessione abbiamo convenuto che ci rimanevano solo le tangenziali, ma qui si è a rischio in quanto i centri commerciali sono molto vicini alle tangenziali e qualche chiesa si sfiora ovunque.

Abbiamo dato fondo a tutta la nostra creatività e l'idea è arrivata. Una idea fantastica che potrebbe anche aiutare ad autofinanziare la manifestazione.

MANIFESTARE NEI CIRCUITI AUTOMOBILISTICI
Una bozza di regolamento (già organizzazione del corteo)

Tutte le organizzazioni dovranno presentarsi ai box loro assegnati alle 6:00 del mattino per essere certificate ed autorizzate.
Ogni organizzazione dovra depositare una bandiera che la rappresenti
Sono ammessi: striscioni 1, bandiere max 1 per partecipante maschi. Non sono consentite fiaccole, sostituibili con torce a pila.
2 megafoni.
Saranno depositati al responsabile circuito gli slogan incisi su CD in formato mp3, max 4.
Non sono ammesse deroghe.

Qualifiche (già raduno e partenza)

A partire dalle ore 7:30 si svolgeranno le gare di qualifica.
Consistono nell'effettuare un giro di pista con striscione e bandiere e coro di tutti gli slogan almeno 3 volte.
L'organizzazione che effettuerà nel tempo più veloce il giro di pista conquisterà la pole position (già detta testa del corteo), le altre organizzazioni seguiranno come da classifica della gara di qualifica.

Gara (già corteo)

Alle ore 14:00 start (già si muoverà) della gara.

E' ammesso il sorpasso solo previo fermata ai box di almeno 10 partecipanti dell'organizzazione che precede.
A fine gara sarà proclamata l'organizzazione vincente (al netto delle eventuali penalità).
La prima arrivata avrà diritto a: comizio finale delle durata di 15 minuti più 3 minuti di applausi/acclamazioni.
La seconda arrivata avrà diritto a: comizio finale delle durata di 10 minuti più 2 minuti di applausi/acclamazioni.
La terza arrivata avrà diritto a: comizio finale delle durata di 5 minuti più 1 minut0 di applausi/acclamazioni.

Classifica (già un anno di lotte)

Il campionato dura un'anno solare.
Verrano assegnati punti solo alle prime 5 organizzazioni classificate: 1° 5 punti - 2° 4 punti - 3° 3 punti -4° 2 punti - 5° 1 punto.
Ogni punto corrisponde ad un minuto di presenza alla trasmissione televisiva Ballarò.
Il primo classificato potrà partecipare ad una puntata di Porta a Porta.
Il secondo ad una puntata di Anno Zero.
Il terzo avrà diritto ad una intervista di 3 minuti sul tg3.

Il campionato è multimarca (già pluralità di organizzazioni).

Siamo in contatto con il ministro Maroni per definire la disponibilità dei circuiti ed il calendario gare.
Siamo in contatto con le reti televisive per la diretta e le sponsorizzazioni.
Prevediamo l'ingresso del pubblico ad un prezzo politico (giusto quello c'è rimasto).

Buona protesta a tutti.

mercoledì 21 gennaio 2009

E lo stress da mancanza di lavoro?

 Dopo i buoni pasto, arrivano i buoni psicologo. Può sembrare uno scherzo, ma non lo è: alcune aziende stanno sperimentando Oltralpe l'idea di pagare ai loro dipendenti alcune sedute di psicoterapia. Per curare stress, malesseri, difficoltà sul luogo di lavoro. Problemi che riguarderebbero il 5 per cento dei lavoratori transalpini. 

Il resto su

domenica 18 gennaio 2009

E' nata una STAR

Per la prima volta un politico ha lo stesso fascino di un personaggio dello spettacolo. C'era folla al passaggio dell'Obama Express. Martedì prossimo il primo ciak si gira. Le aspettative sono alte, ci aspettiamo una grande film, durerà quattro anni. Gli spettatori di tutto il mondo vogliono nello stesso film azione, mistero, amore. Non vogliono un film Horror. Non vogliono un film di guerra. Vogliono il LIETO FINE.
E se film piacerà chiederanno un SEQUEL.
Non faccia scherzi Mr Obama e lavori sodo.
Aggiungo:
guardate questo video, è davvero emozionante.
Obama canta insieme a Bruce e soprattutto a Pete Seeger
Vale davvero la pena vederlo ed ascoltarlo: è qui
Come inizio niente male!

giovedì 15 gennaio 2009

E' il petrolio che fa girare il mondo, baby!

Oggi ho dato una occhiata al sito di Fortune e letto la classifica delle prime 100 aziende al mondo per fatturato. La prima è del settore della grande distribuzione, supermercati. 
Ma tra le prime dieci aziende sei sono del settore petrolifero come potete vedere dalla tabella che vi allego. La prima delle italiane manco a dirlo è l'ENI.
Questo la dice lunga sul nostro stile di vite, in particolare nel mondo occidentale ed in Giappone.
La dice lunga sulle aree calde del pianeta, il medio oriente ed i paesi attraversati da oleodotti (Cecenia per esempio). 
In classifica ci sono anche le sofferenti industrie automobilistiche, tra le prime dieci sono tre. La nostra amata Fiat è al 71esimo posto.

Allora quando guardiamo alle crisi ed alle guerre nel mondo (Gaza, Iraq, Iran, Cecenia, Afganistan...) riflettiamo e guardiamo dove gira il denaro.

E riflettiamo anche sul perche si va a ritmo lento nello sviluppo e nell'implementazione di energie alternative.

That's all. Niente altro da aggiungere.

Dimenticavo, anche qua la politica non fa il suo dovere.

martedì 13 gennaio 2009

C'è Facebook e Facebook - C'è amico e amico


Facebook non mi convince, preferisco la piazza reale a quella virtuale. Preferisco frequentare il quartiere dove vivo, il bar pasticceria dell'umana e simpatica famiglia pugliese, il barbiere, il banco di frutta e verdure e, non ci crederete, anche i vicini di casa.

Mi da fastidio questa specie di catena di Sant'Antonio di amicizie, svaluta l'amicizia. Poi vengono elencati gli "amici degli amici", brutto. Ricorda la mafia o le clientele dei capibastone di quartiere o della peggiore politica. No, non mi piace proprio.

Con questo non voglio dire che rinnego la rete, ci mancherebbe. Non sarei qui a scrivere.

Ma perchè scrivo di Facebook?

Frequento sovente il Blog di Gad Lerner, che vi consiglio. I post di Lerner sono di qualità e sono vicini al mio modo di sentire. Inoltre, e non è poco, Gad Lerner interagisce con i suoi lettori, soprattutto con quelli che non la pensano come lui. L'altro giorno mi ha incuriosito un lettore che ci informava del successo su Facebook di Gad Lerner, in effetti il nostro ha superato con 4306 "amici" massimo D'Alema che ne ha solo 5284, certo non siamo ancora ai 19637. E' sulla buona strada e se continua così....

Incuriosito sui dati ho fatto una ricerca e sono capitato in un gruppo che si contrappone a Gad Lerner: No a Gad Lerner.
Questo gruppo, fondato ed amministrato da esponenti del movimento giovani padani, conta al momento, 684 iscritti. Gli amici, dai foulard e dai fazzolettini verdi che spiccano nelle foto, si direbbero nella maggioranza di simpatie leghiste. Ma non è questo il problema, ci mancherebbe.

Quello che mi ha veramente infastido e disgustato è l'ipocrisia di queste persone.
Leggete come si presentano:

Per chi non riesce a sopportare quando durante lo zapping si imbatte in uno dei suoi deliranti programmi...

Per chi non riesce a sopportare la sua erre moscia, la sua spocchiosità, la sua arroganza, la sua superbia, la sua presunta aria saccente- del so tutto io....

Per chi cambia subito canale alla presenza del suo naso aquilino e del suo occhio sbircio...

Per chi la pensa come noi....che Gad Lerner non deve e non può condurre alcuna trasmissione, in quanto uomo non imparziale nel condurre le trasmissioni...

Per chi ha altro da aggiungere.......

QUESTO è IL GRUPPO GIUSTO!
Poi ipocritamente dichiarano, ma non lo fanno:

NB: non sono accettati, e vengono cancellati commenti di tipo razzista

Ed ecco una serie di messaggi che, ovviamente, non sono razzisti e che classificano senza bisogno di commenti il gruppo.

ha scrittoalle 14.30 del 2 gennaio 2009
GIUDEO
ha scrittoalle 18.26 del 16 dicembre 2008
ebreo+ filoisraeliano+sionista= gad lernernon ha bisogno di altre considerazioni
ha scrittoalle 11.42 del 8 ottobre 2008
Cosa pretendete da uno ke già si chiama così?
ha scrittoalle 21.30 del 30 ottobre 2008
pensate ke ero in klasse kon il figlio..interisti...

E questa è veramente una perla, colpisce la bontà di questo "signore":

...ho vissuto per 25 anni vicino ad un grande cimitero degli ebrei senza problemi, per fortuna che ho cambiato casa perche' se abitassi ancora li' sentirei i suoi avi che si rivoltano nelle tombe tanto le spara grosse sul razzismo che lui stesso incita tra gli i-tagliani.....povero uomo....ce la mette tutta per farsi odiare...e ci riesce anche...

Complimenti Gad Lerner, c'è da essere fieri a non avere "amici" ed "amici di amici" di questo tipo.

venerdì 9 gennaio 2009

C'è ancora speranza, se ci diamo da fare!

Non bruciate le bandiere, rappresentano anche queste persone
Partiti ed organizzazioni di sinistra, appoggiate queste persone
Organi di informazione, fate il vostro dovere informateci anche su queste realtà
Politici, fate il vostro dovere: lavorate per la pace e rimandate in caserma gli eserciti!
Politici partiti movimenti, spremetevi le meningi, fatevi venire delle idee ma lavorate per la pace.

Riporto in questo post il discorso (con una mia traduzione che potete liberamente migliorare) di Uri Avnery pacifista israeliano tenuto alla manifestazione organizzata dal movimento Gush Shalom (in lingua ebraica: גוש שלום, "il blocco della pace") davanti a 10.000 persone in Tel Aviv il 3 gennaio scorso.


They tell us
We are traitors.
They tell us
We are destroyers of Israel.
They tell us
We are criminals.
 
Ci dicono che siamo traditori
Ci dicono che siamo  I distruttori di Israele
Ci dicono che siamo criminali
 
But we tell them:
The criminals are those
Who started this
Criminal and unnecessary war!
 
Ma noi rispondiamo loro
Che I criminali sono quelli
Che hanno iniziato questa guerra 
Inutile e criminale
 
An unnecessary war
Because it was possible
To stop the Qassams
By the government
stopping the blockade
On the million and a half
Inhabitants of Gaza.
 
Una Guerra inutile
Perchè era possible fermare I razzi Qassams
Se il governo avesse fermato il blocco 
Per un milione e mezzo di abitanti di Gaza
 
A criminal war
Because, on top of everything else
It is openly and shamelessly
Part of Ehud Barak's and Tzipi Livni's
Election campaign
 
Una Guerra criminale 
Perchè in primo luogo è spudoratament ed apertamente 
Parte della campagna elettorale di Ehud Barak e Tzipi Livni
 
I accuse Ehud Barak
Of exploiting the IDF soldiers
In order to get more Knesset seats.
 
Accuso Ehud Barak
Di sfruttamento dei nostri soldati
Al fine di ottenere più seggi in parlamento.
 
I accuse Tzipi Livni
Of advocating mutual slaughter
In order to become
Prime Minister.
 
Accuso Tzipi Livni 
Di aver appoggiato un massacro
Al fine di diventare Primo Ministro.
 
I accuse Ehud Olmert
Of trying to cover up
Rot and corruption
With a disastrous war.
 
Accuso Ehud Olmet
Di cercare di nascondere
Decadimento e corruzione
Con una guerra disastrosa
 
I call upon them
From this tribune,
On behalf of this
Courageous and decent audience:
Stop the war at once!
Stop shedding the blood of
Our soldiers and civilians for nothing!
Stop shedding the blood
Of the inhabitants of Gaza!
 
Mi rivolgo a loro
Da questa tribuna
In nome di queste coraggiose e rispettabili persone:
Fermate questa  guerra una volta per tutte!
Fermate l’inutile spargimento di sangue dei
Nostri soldati e dei nostri civili !
Fermate lo spargimento di sangue 
Degli abitanti di Gaza!
 
The ground invasion
Will cause
An additional disaster,
A mutual massacre
And even more
Terrible war crimes!
 
L’invasione di terra
Causerà un ulteriore disastro
Un massacro reciproco
E terribili crimini di guerra
 
At the end of this war
No general
Will be able to set foot
On European soil
Without fear of being arrested
For war crimes.
We are told
That there is no alternative.
Not true!!!
A cease-fire is possible even now,
Yes, this very minute,
If we agree to lift
The murderous siege,
If we allow the Gaza people
To live in dignity,
If we talk with Hamas.
 
Alla fine di questa Guerra
Nessun generale potrà metter piede
Sul suolo Europeo sensa rischiare un’arresto
Per cimini di guerra.
Ci dicono che non ci sono alternative,
Non è la verità!!!
Un cessate il fuoco è possibile perfino ora,
Si, in questo momento, se siamo d’accordo
Nell’abbandonare l’assedio assassino,
Se consentiamo alla popolazione di Gaza 
Di vivere con dignità,
Se parliamo con Hamas.
 
I wish to address
The people of the South,
The people of Sderot,
Ashdod and Beersheba:
We know your anguish –
Even though we don't live with you,
We know well.
But we also know
That this war
Will not change your situation.
The politicians exploit you,
The politicians conduct a war
On your back.
You too know that!
 
Desidero rivolgermi alla gente del sud,
alla gente di Sderot, Ashdod e Beersheba:
Conosciamo la vostra angoscia – 
Anche se non viviamo con voi, 
Lo sappiamo bene.
Ma sappiamo anche che questa guerra
Non cambierà la vostra situazione,
I politici vi utilizzano,
I politici fanno la guerra alle vostre spalle,
Sappiatelo!
 
I call upon
Olmert, Barak and Livni:
Do not send the soldiers into the Strip!
All three of you will be accused of war crimes!
All three of you will pay the price!
 
Mi appello a
Olmert a Bark e a Livni:
Non mandate soldati nella Striscia di Gaza!
Sarete accusati di crimini di guerra!
Ne pagherete il prezzo!
 
The masses in Israel
Saluting you now
Will punish you tomorrow.
That happened in the
Second Lebanon War
That will happen
Again this time!
And YOU who are standing here,
Women and men,
Young and old,
Jews and Arabs,
YOU who have protested
Against this horrible war
From the first day,
From the first minute,
Isolated and cursed –
YOU are the real heroes!
 
Il popolo di Israele che ora vi acclama
Domani vi punirà.
Accadde nella seconda guerra del Libano
Accadrà di nuovo ora.
E voi che siete qui
Donne e uomini,
Giovani e vecchi,
Ebrei e Arabi,
Voi che avete protestato contro questa orribile guerra
Dal primo giorno,
Dal primo minuto
Isoalti e maledetti –
VOI siete i veri eroi  
 
You can be proud,
Very proud,
Because you stand in the middle
Of a hurricane of hysteria and ignorance,
And are not swept away by it!
You are retaining your sanity,
Not only at home
But here, in the street!
 
Potete essere orgogliosi
Molto orgogliosi
Perchè voi siete nel mezzo
Di una tempesta di isteria e di ignoranza,
E non siete stati spazzati via!
State mantenendo la vostra lucidità,
Non solo nelle vostre case
Ma qui, sulla strada!
 
Millions around the world see you,
Salute you,
Salute each one of you.
 
In milioni nel mondo guardano a voi,
Vi salutano,
Salutano ognuno di voi.
 
As a human being,
As an Israeli,
As a seeker of peace,
I am proud
To be here today.
 
Da essere umano,
Da Israeliano,
Da ricercatore di pace
Io sono orgoglioso di essere qui oggi.
 
Link al sito Gush Shalom http://gush-shalom.org/

Alitalia e codice etico

 Le aziende e le organizzazioni sui loro siti internet dichiarano, quasi tutte, un codice etico. Sono i valori che dovrebbero regolare i comportamenti dell'azienda, dei suoi dirigenti e di tutti i dipendenti a salvaguardia dell'onestà, dell'ambiente e del rapporto con la società in generale.

In generale sono una gran presa per i fondelli. L'ipocrisia regna sovrana. 

Sono andato a leggermi quello dell'Alitalia, in questi giorni se ne parla molto, sul sito  (esiste ancora). Accanto al testo c'è la foto di una bella assistente di volo che probabilmente sarà in cassa integrazione.
L'ho copiato e ve lo propongo senza commenti ulteriori. 

Sto pensando di fare una raccolta navigando tra le varie aziende ed organizzazioni di codici etici, missioni e valori e di proporveli
IL CODICE ETICO

Nel 2005 Alitalia, consapevole della propria responsabilità sociale, si è dotata di un Codice di Integrità e Carta dei Valori, che rappresenta il cardine della sua cultura d’impresa. I principi espressi nel Codice si traducono in veri e propri impegni per le persone che lavorano in Alitalia, orientandone i comportamenti e le attività: dalle strategie di business alla quotidianità lavorativa, dalle relazioni con gli interlocutori interni ed esterni, all’attenzione per l’ambiente e per la sfera sociale.

Per Alitalia il Codice di Integrità e Carta dei Valori è come una carta costituzionale: non un’astratta enunciazione di principi, ma un insieme di veri e propri impegni che ci assumiamo verso l’esterno e verso l’interno; non solo valori che influenzano le scelte strategiche e le azioni dei singoli ma comportamenti. I nostri impegni sono rivolti alle persone dell’azienda, ai clienti, agli azionisti, a tutti coloro che entrano in contatto con noi e con i quali vogliamo costruire relazioni costruttive e trasparenti.

Il valore fondante della nostra Compagnia, a ogni livello della sua organizzazione e in ogni fase della sua governance è l’integrità, che si declina in comportamenti caratterizzati da rigore e lealtà, dedizione, costanza, integrazione, riservatezza. Il Codice di Integrità influenza le politiche, le strategie, i comportamenti, le azioni, le relazioni e l’operatività quotidiana di tutte le persone di Alitalia, garantisce la gestione equa ed efficace delle transazioni e sostiene la reputazione dell’Azienda in modo da creare fiducia verso l’esterno e accrescerne il valore competitivo.

Il Codice di Comportamento parla alla prima persona plurale, con un linguaggio semplice e diretto, perché vuole essere un’espressione consapevole e autenticamente sottoscritta di tutte le persone di Alitalia.

• Leggi il Codice di Integrità e Carta dei Valori 
(file formato PDF*)   

mercoledì 7 gennaio 2009

Una petizione davvero importante, è per la PACE!

Lo so in questi giorni tutti scrivono di Gaza, troppi scrivono di Palestina e di Israele, di islam e di ebraismo. DI guerra e di pace.  Troppi e spesso a sproposito. Non vorrei aggiungermi all’elenco. Basta la foto qui a fianco per adesso.

Voglio invece parlare di petizioni. Leggete se vi va.

  L’Italia, lo sappiamo, è un paese strano. E’ lungo ed a forma di stivale, ci sta il mare quasi tropicale e ci stanno i ghiacciai. Si mangia la polenta ed anche la bagna cauda, gli spaghetti ed anche  il riso. Ci stanno tanti partiti che ci vorrebbero tre o quattro parlamenti, ci stanno più province che comuni, ci stanno frazioni più grandi dei capoluoghi. Ci stanno gli interessi e ci stanno i conflitti.  Ci stanno le isole dei famosi che non li conosce nessuno, ci stanno i soliti noti (magari fossero i soliti ignoti) sempre ed ovunque alla ribalta.

Ed in Italia, perché non ci facciamo mancare mai niente, si fanno le petizioni, quante se ne fanno! Se ne fanno talmente tante che quelle che servono scompaiono tra una mail e l’altra. E sono tutte on line e spesso non capisci chi la promuove oppure se è una bufala con dentro un virus che t’ammazza il computer.

Vi faccio qualche esempio dal sito http://www.firmiamo.it/.

Ecco alcune delle ultime create:

 

·           Prolungamento metrò b Laurentina-Tor Pagnotta- Pomezia-Ardea

·           Non si può rimanere a guardare! Appello per Gaza!

·           Basta truffe nei siti cinesi

·           Facciamo tornare Buffy al cinema!!!

·           Eluana e solidarietà

·           No alla chiusura di PALERMO CITTA' SENZA SOLDI

·           TEVEZ ALL'INTER!!!

·           jonas brothers!!

·           vogliamo i jonas!!

·           SALVIAMO LA SECONDA LINGUA

·           Aiutaci a garantire l'effettiva applicazione dell'art. 27 Cost.(funzione rieducativa della pena)

·           fare rimanere Pazzini a Firenze

·           BASTA ACCISE SUI CARBURANTI!

·           Garantire l'attuazione dell'art. 27 Cost.(funzione rieducativa della pena).

·           SUL POTERE MONOPOLISTICO DI COMUNIONE E LIBERAZIONE NELLA REGIONE LOMBARDIA

·           Vogliamo l'università a Gela

·           Sì alle INTERCETTAZIONI !

·           No alle squadre ad Amici

·           REVOCHIAMO IL NOBEL PER LA PACE A SHIMON PERES

·           LOCOROTONDO (BA) : SALVIAMO IL "LUNGOMARE" 

E leggete quali sono le più firmate:

·           LIBERADONNA

·           CONTRO IL MAESTRO UNICO

·           Salviamo Internet . No alle tasse e alla legge Levi-Prodi .

·           Firma contro gli esami di riparazione

·           Trenitalia ci discrimina

·           Servizio Civile Nazionale a rischio chiusura

·           Per la decriminalizzazione universale dell'omosessualità

·           Campagna di Solidarietà  a Dante De Angelis.

·           NO ALLA CHIUSURA DEL SAN PAOLO

·           Per il maestro unico

·           Firma contro Canone Rai e Telecom

·           martirio di un cane

·           I TIFOSI CHIEDONO IL MAXI-SCHERMO AL "SAN PAOLO"

·           SCEMPIO A PORTO EMPEDOCLE APPLICAZIONE DELLE LEGGI

·           Cinque per mille stabile e senza limiti

·           LIBERASPIAGGIAPERCANI

·           Nala bruciata con l'acido è morta

·           ma si tanto era solo un cane

·           Cittadinanza di Firenze a Cesare Prandelli

·           Salva la Reiss Romoli

 

Ecco come avete potuto leggere ce ne sono proprio di buffe che nessuno prenderà in considerazione. Ce ne sono anche con un contenuto serio ed importante che finiranno dimenticate nel grande mare di internet.

Ho scritto questo post per dire due cose. La prima è che il successo delle petizioni fai da te dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, la scarsa credibilità dei partiti e delle associazioni e non mi dilungo oltre. La seconda più importante ve la dico con calma. Anzi ve la dico subito: vi esorto a firmare una petizione, anzi un’appello.  Vi ho sorpresi? Adesso vi spiego.

Si tratta della proposta di Articolo 21 rivolta a candidare Emergency e Gino Strada al Nobel per la Pace. Servono un milione di firme entro il 30 giugno 2009.

Il Nobel per la pace fu assegnato in passato a Peres ed Arafat (ex combattenti)  personaggi come Kissinger (organizzatore di colpi di stato ed altro).  

 Allora chi più di Gino Strada è intitolato a riceverlo?  Chi più di una organizzazione che opera dove ci sono i conflitti, dove cadono le bombe e dove c’è urgente bisogno di cure mediche.

 Cosa è Emergency (dal sito):

 

Nei conflitti contemporanei il 90% delle vittime sono civili.

Ogni anno la guerra distrugge la vita di milioni di persone nel mondo.

Emergency è un'associazione italiana indipendente e neutrale, nata per offrire assistenza medico-chirurgica gratuita e di elevata qualità alle vittime civili delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà.

Emergency promuove una cultura di solidarietà, di pace e di rispetto dei diritti umani.

L'impegno umanitario di Emergency è possibile grazie al contribuito di migliaia di volontari e di sostenitori.


Se vi ho persuaso andate e firmate, il link è sotto il banner, e state attenti alle petizioni on line.

Se avete dei dubbi cercate più informazioni sui giornali, sulla rete, leggete i libri di Gino Strada.

Se non ritente corretto dare il Nobel ad Emergency, pazienza, vorrà dire che questo blog non fa per voi, amici come prima.

 

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