giovedì 31 dicembre 2009

Anno nuovo .....

Proviamo a riderci sopra (in senso figurato ...).
Buon 2010!!

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domenica 27 dicembre 2009

God Save the Money


Leggo su L'Unità (su carta) che molti parlamentari britannici non si ripresenteranno candidati alle prossime elezioni. Stanchezza? Doveroso ricambio generazionale? No.
La motivazione è molto venale. Dalla prossima legislatura sarà abolita l'indennità di buona uscita per i parlamentari in carica. Lasciando la "poltrona" s'incassa, restando si perde.

God Save the Money!

sabato 26 dicembre 2009

D'Alema e il blogger agée

Dall'intervista a D'Alema de L'Unità.


Cosa direbbe a un giovane blogger terrorizzato dall’inciucio?
«Non penso che il blogger di cui lei parla sia tanto giovane. Credo sia un po’ più agée. Quelli giovani si preoccupano piuttosto di quanto si è fatto col clima a Copenhagen, non di queste storie...

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Caro Massimo D'Alema, sono un blogger agèe che ha criticato con forza la tua proposta di riforme condivise con la maggioranza.
Sono un blogger agèe che non ha capito se la colpa è essere blogger o agèe o l'essere le due cose insieme.

Ma a prescindere.

Caro Massimo D'Alema, sono diventato agèe votando sempre a sinistra e ricevendo in cambio barlumi di speranza che diventavano disfatte e delusioni cocenti.
Sono diventato agèe sperando che una persona intelligente come te fosse in grado di farci vincere e durare.
Sono diventato agèe assistendo alla tua stucchevole competizione con Valter Veltroni (anche nell'intervista ..).
Sono diventato Agèe assistendo allo spreco di una risorsa come Prodi.

E diventando agèe decisi di iscrivermi al PD, consapevole che è l'unica speranza che abbiamo, per dare un contributo al consolidamento di questo partito.
Caro Massimo D'Alema sono diventato agèe constatando che tutte le volte che ti esprimi crei divisioni e polemiche.
Caro Massimo D'Alema sono diventato agèe notando che ti sfugge che milioni di giovani sono lontani dalla politica e moltissimi lontani dal PD.
Allora restiamo noi agèe, purtroppo.
E tu, caro Massimo D'Alema, che sei più agèe di me, forse dovresti farti qualche domanda:
Non sarebbe il caso, visto che sono un politico agèe, di lasciare spazio ad altri.
Non sarebbe il caso, visti gli scarsi successi politici, di dedicarmi ad altro?
Non sarebbe opportuno, visto che creo divisioni e polemiche poco costruttive, di farmi da parte?

Buon anno Massimo D'Alema.

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martedì 22 dicembre 2009

In attesa del discorso di fine anno

Lo scorso fine anno andò così:



Spero dica che le occasioni sono andate, ancora una volta, perse e che ribadisca la difesa strenua ai valori fondamentali della nostra Costituzione.

Nell'attesa, auguri Presidente Napolitano.


lunedì 21 dicembre 2009

E' consuetidine fare gli auguri, però

Già, anche quest'anno siamo arrivati a Natale ed alla fine dell'anno. Quasi tutti, escluso Brunetta, siamo più buoni, più predisposti al sorriso, a comprendere e ci immergiamo nei canti di Natale e pensiamo ai buoni propositi per l'anno che arriverà.
Già nel senso che come dice Jacques Brel in una sua poesia dedicata al Natale, non è vero ma tutto sommato è bello crederci.
Già.
Già, nel senso di già visto.
Già, nel senso che questa volta gli auguri proprio non me la sento di farli a tutti. E si, è necessario discriminare.
Per farmi capire meglio, provate ad immaginare un presepe con i personaggi della politica.
Dove collochereste uno come Tremonti? Io lo vedrei a studiare un condono per concedere l'abitabilità alla capanna da proporre a San Giuseppe.
E Berlusconi? Me lo vedo a fare il gagà con Maria, promettendole ministeri e fiction da interpretare. Il Silvio annuncerebbe Betlemme 2 ed anche 3. Farebbe un autostrada ad Erode. Ed infine si farebbe chiamare papi dal bambinello.
E Brunetta? Brunetta, una volta individuato ché non è facile, metterebbe i tornelli all'ingresso della capanna. Maroni farebbe schedare tutti ed arresterebbe i Re Magi perché entrati in Palestina senza permesso di soggiorno.
A Borghezio la parte di Erode non gliela toglierebbe nessuno, ha le phisique du role.
D'Alema correrebbe come un pazzo tra la capanna ed il palazzo di Erode, sta a vedere che con la sua grande capacità politica non riesca a concordare una dilazione nella crocifissione futura del bambinello, magari a 35 anni invece che a 33. What a wonderful man!
E potrei anche aggiungere personaggi, la lista sarebbe interminabile.
Pensate al rampollo Savoia che canta il suo amore per l'Italia a Sanremo, pensate a Corona che dall'Italia vuole fuggire, pensate a Tanzi con i suoi tesori nascosti, pensate a Sacconi, pensate a Bondi, pensate a Bossi, a Capezzone, a Vespa, a Cota, a Castelli, a Bonaiuti. Pensate!
Allora io gli auguri li faccio a tutti, ma a questi proprio no.
Quest'anno gli auguri li faccio a chi se li merita.
Li faccio al mio amico Nicola.
Nicola arriva dalla Romania da rifugiato politico, trova un lavoro da operaio, si sposa, ha tre figli, lavoro sodo e trova il tempo per diplomarsi. Nicola è una bella persona, Nicola crede ancora che un mondo migliore, nonostante tutto, si può fare. Nicola non lo abbatte nessuno. Nicola dovrebbero nominarlo Senatore a vita. Adesso però, non da vecchio.
Auguri Nicola, a te e alla tua bella famiglia. Auguri a tutti quelli che vogliono bene a Nicola.
Auguri a tutti quelli che hanno ancora un po' di speranza e non mollano.



sabato 19 dicembre 2009

C'è un limite a tutto

Si, c'è un limite a tutto.


C'è un limite che D'Alema ha superato. D'Alema propone l'inciucio con Berlusconi. Bravo D'Alema fai il tuo patto con il diavolo e vedrai svanire il PD. Squagliarsi. Sparire. Dissolversi.
Basta D'Alema, hai veramente stufato.

Si, c'è un limite a tutto.

C'è un limite che la telecom (con t minuscola) ha superato. La telecom ha utilizzato un sosia di Martin Luther King per pubblicizzare un nuovo prodotto, il cubovision. Lo slogan è I have a cube. Che schifo. C'è un limite a tutto. Vorrei che il cubovision si dissolvesse, vorrei che i dirigenti della telecom si vergognassero e andassare a lavorare come schiavi in una piantagione di cotone. That's the dream.

Quale sarà il limite da superare domani?

Buon feste a tutti, escluso qualcuno.


martedì 15 dicembre 2009

Calendario 2010 Costituzione


Anche quest'anno Arturo rende disponibile un semplice calendario dedicato alla Costituzione, in particolare alla prima parte. La prima parte è quella dei Pricipi Fondamentali.
Quei valori che assolutamente non si devono toccare, anzi si devono finalmente realizzare in modo compiuto. Gli articoli sono dodici, dodici come i mesi dell'anno.
Cliccando qui scaricherete il file pdf da stampare o semplicimente da leggere.
Grazie del buon uso che ne farete.


lunedì 14 dicembre 2009

Diamoci una regolata

Scusate ma mi sembra che sull'episodio di ieri, la statuetta sul volto di Berlusconi, si stiano dicendo un sacco di pericolose stupidaggini.

Cosa è successo? E' successo che uno squilibrato ha lanciato un souvenir verso Berlusconi, lo ha colpito in pieno volto, gli ha fatto male. Ok. Mi dispiace, io preferisco fargli del male il giorno delle elezioni.

Subito dopo l'episodio è arrivata una carrellata interminabile di dichiarazioni dalla solidarietà alla ricerca di colpevoli e mandanti morali e materiali (leggetevi Il Giornale), ai distinguo, ai se ai ma. Inoltre si fa riferimento agli anni di piombo, ai compagni che sbagliano eccetera eccetera.

Ripeto, uno squilibrato ha lanciato un souvenir. Ha avuto sfiga Berlusconi e mira il folle lanciatore.
L'unica cosa seria da dire è che le misure di sicurezza non hanno funzionato.

Non mi interessa neanche fare la classifica delle dichiarazioni che fomentano odio o spaccature nel paese.
Berlusconi divide il paese, Berlusconi sta bloccando il paese con la zavorra dei suoi interessi personali.

Mi interessa invece far notare che il 5 Dicembre centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza: non è successo niente. Il 12 ed il 13 Dicembre è sceso in piazza in PD, non è successo niente. Gli operai sono scesi in piazza, non è successo niente.

Il paese è molto più maturo di chi lo dirige e non rilascia dichiarazioni a vanvera.

Detto questo, io, a Berlusconi lancerei una bottiglia. Di plastica, assolutamente innocua. Dentro la bottiglia metterei un messaggio come fanno i naufraghi dalle isole deserte. Nel messaggio farei l'elenco delle cose che non funzionano e delle sue promesse elettorali. Nel messaggio gli chiederei di presentarsi davanti ai tribunali.

Gli auguro una piena e veloce guarigione.

mercoledì 2 dicembre 2009

Carissima classe dirigente del mio partito

... non siamo insensibili al grido di dolore che da tante parti d'Italia si leva verso di noi! ....

Ecco, questa sarebbe la risposta giusta che la classe dirigente del mio partito dovrebbe dare alla richiesta di aderire alla manifestazione No B. Day del 5 dicembre.

La manifestazione e si contro Berlusconi, ma è un appello accorato e disperato al più grande partito di opposizione del paese.

Se non lo si capisce vuol dire che la classe dirigente del mio partito vive su un pianeta che non è la terra.

Coraggio che due passi in piazza sono ancora salutari e Rosy Bindi può sempre autosospendersi da Presidente del PD per un pomeriggio.

giovedì 26 novembre 2009

Patetico Marrazzo

"Quest'uomo sta compiendo un delicatissimo iter da cui nascerà una persona nuova", ha rivelato, la scorsa settimana, a "Repubblica" l'abate di Montecassino, il vescovo Piero Vittorelli.

Chi è quest'uomo?
E' Marrazzo, il prode Marrazzo.

Mi chiedo, ma chi crede di essere il prode Marrazzo?
Chiede addirittura perdono al Papa, manco fosse un imperatore.

E mi chiedo, che cura ha fatto a Montecassino? Si è fatto fustigare? Ha indossato il cilicio? E' diventato una voce bianca? Faceva docce di acqua gelata?

Basta andare una settimana a Montecassino per diventare una persona nuova?
Un trans sarebbe accolto a Montecassino? Un trans potrebbe chiedere perdono al Papa via Bertone?

Chi crede di essere Marrazzo?

Patetico Marrazzo.
Nonostante tutto, nonostante la vergogna, nonostante la scia di morti, nonostante la fiducia che telespettatori prima ed elettori poi gli avevano concesso continua con il suo delirio di onnipotenza.

Patetico Marrazzo.
Non si chiede perdono al Papa.
Si chiede perdono alla famiglia, agli amici, agli elettori, al suo pubblico. Si chiede perdono, magari confessandosi e senza rimbalzi sui giornali al prete della sua parrocchia. Non al Papa.
Poi si sparisce per un bel po', a diventare un altro uomo ci va tempo e sofferenza.

Patetico Marrazzo.
E se il Papa gli concedesse il perdono? Allora patetico anche il Papa.

C'era un ragazzo, lo avevano arrestato, aveva una modica quantità di coca, lo hanno massacrato di botte, è morto, è stato ucciso. Non lo avrebbero ospitato a Monte Cassino, il Papa non avrebbe ricevuto una sua lettera, non poteva diventare un nuovo uomo ... non gliene hanno dato il tempo. Non glielo avrebbero concesso il tempo.


giovedì 19 novembre 2009

Quando c'è il pane c'è tutto. E l'acqua?

Si diceva una volta: quando c'è il pane c'è tutto.

C'era da mangiare.
Si dava per scontato che l'acqua non era un problema. Almeno l'acqua. Per bere, per lavarsi.
L'acqua è il bene tangibile più prezioso e più indispensabile.

Il corpo umano è al 60% acqua.

Non sarà più così.
L'erogazione dell'acqua questo governa la privatizza.

- Il popolo reclama acqua maestà!
- Che beva champagne.

Chi ha soldi potrà sprecare con tutta serenità l'acqua, chi non ne ha la dovrà razionare.
Il nostro "amato" presdelcons continuerà a farsi le sue docce fredde tra un tentativo e l'altro di sesso a cachet, noi dovremo aspettare la pioggia?

In piazza, in piazza, in piazza.



lunedì 16 novembre 2009

Con tutto il rispetto e scusandomi per la provocazione

Stupefatto da tanto acume

Ma non glielo aveva detto mai nessuno? Sta a vedere che si butta a sinistra. E Rutelli? Lui è in centro a fare shopping con Casini ché ci sono i saldi per Natale.

Papa: fame non dipende boom nascite


''Inaccettabili opulenza e spreco''

16 novembre, 12:48

ANSA - ROMA, 16 NOV - Il numero delle persone che soffrono la fame sta subendo una ''drammatica crescita''.Lo ha detto Benedetto XVI oggi alla Fao. Il Papa ha osservato che cio' avviene, nonostante la terra sia in grado di ''sufficientemente nutrire tutti i suoi abitanti''.Le cause della fame vanno ricercate,secondo il Pontefice,nell'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari,la diminuzione di disponibilita' economiche,il limitato accesso al mercato e al cibo''.

mercoledì 4 novembre 2009

Mi viene da vomitare

Non è un'invenzione, mi arriva da Milano.
Sono centri estetici per bambini.
E' superfluo qualsiasi commento.
A Milano dove non puoi mangiare un kebab o un gelato per strada i bambini li portano in centri estetici.
Chi sono gli orchi o orchesse che gestiscono queste attività, chi glielo consente, chi sono i genitori ....
Facciamo qualcosa per piacere.
Aiuto! Mi viene da vomitare!

giovedì 29 ottobre 2009

Fisso e variabile, lo stipendio del politico ed il finanziamento ai partiti basato sull’efficacia del loro operato e del loro comportamento etico .

L’accordo per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici prevede un aumento medio di 112 euro lordi da erogare in tre anni. Il quinto livello riceverà 110 euro lordi, di cui 28 euro a gennaio 2010, 40 euro dal 2011 e 42 euro dal 2012.

Da leccarsi le dita, per avere la sensazione di mangiare.

C’è la crisi e, dicono, non ci sono soldi e dobbiamo sacrificarci tutti. Tutti? No, tutti no.

E non mi interessano gli speculatori gli affaristi, quelli che fanno business, mi interessano i politici. Mi interessano quelli che sono eletti nei parlamenti e nei consigli degli enti locali, quelli che hanno incarichi governativi.

Qualcuno dirà, ecco il solito qualunquismo sugli stipendi dei parlamentari. No, qui facciamo una proposta.

La proposta nasce dal desiderio di dare un contenuto etico agli emolumenti dei parlamentari, cioè allineare i costi della politica all’andamento dell’economia del paese (PIL) e alla media delle retribuzioni dei lavoratori e pensionati italiani, andando inoltre a misurare l’efficacia della politica e dell’attività del singolo parlamentare, del gruppo politico e dell’esponente del governo.

In altri termini se il paese (o la regione, il comune ..) va bene e ti comporti in maniera ineccepibile prendi tutta la tua indennità. Gli elettori potranno giudicare in modo chiaro le tue promesse e confrontarle con il tuo operato.

Una sorta di doparie sui costi della politica.

E’ un progetto ambizioso? Velleitario? Forse, ma perché non provarci!

Basi della proposta:

1. Riduzione delle indennità, tetto massimo il doppio dello stipendio medio di un lavoratore della pubblica amministrazione.

2. Indennità basata su una parte fissa ed una variabile.

a. Per esempio il 50% dello stipendio dovrebbe essere garantito, il restante 50% legato a parametri misurabili e verificabili: PIL, presenze in aula, presentazioni leggi ecc ecc

b. Per i ministri la parte variabile dovrebbe prevedere oltre al PIL anche l’andamento del ministero e il programma di governo/finanziaria. Se il programma di governo prevede la riduzione delle tasse e il recupero di evasione fiscale, io ti misuro e ti pago su quanto recuperi dall’evasione e quanto mi fai pagare in meno di tasse.

3. Finanziamento pubblico ai partiti legato all’attività del gruppo parlamentare, media della misurazione dei singoli eletti del gruppo stesso. Andrebbe anche inserito un parametro, per evitare inciuci, che tenga conto di chi governa e di chi è all'opposizione.

Lo stesso metodo retributivo potrebbe essere applicato ai dirigenti e ai grandi manager della pubblica amministrazione.

Cosa ve ne pare?

martedì 27 ottobre 2009

La società civile

La politica spesso arruola nelle sue fila la cosiddetta società civile. Niente di male se per società civile si intende una categoria di persone vicine alla politica, ma non iscritte ad un partito o movimento politico. Questo approccio non mi convince, anzi non mi piace per niente, se, come accade, dalla società civile si arruolano quasi esclusivamente personaggi noti con il marchio “visto in TV” e figli di papà.

Marrazzo è uno di questi. Forse tutte e due le cose.

Per me la società civile sono le persone in coda ai seggi delle primarie: pensionati, operai, impiegati, disoccupati, casalinghe, cassaintegrati, insegnanti, precari, idraulici, panettieri, medici ecc ecc. Persone che fanno una vita normale: si svegliano al mattino, fanno al spesa, lavorano, accompagnano i figli a scuola, fanno al fila alla posta. Gente.

Cominciamo con il mettere al primo piano le idee, la coerenza e l’etica. Lasciamo perdere i “richiami” elettorali. La società civile di “chiara fama” si dia da fare come un normale cittadino, senza chiedere niente in cambio.

Certamente da questa sponda del fiume potremmo dire che non ci sono monarchi che candidano concubine, ma non è meglio una linea di condotta che non preveda un confronto su chi è meno peggio?

martedì 20 ottobre 2009

Lui, io, il PD, le Primarie e il cambiamento.

Siamo a maggio del 2009 in un qualsiasi caffè di un qualsiasi quartiere di una qualsiasi città

Io: Ciao, prendi un caffè

Lui: Grazie, lungo in tazza grande

Io: Zucchero?

Lui: Si, grazie. No non quello, di canna. A no, questa marca no. Passami il dolcificante. Tu?

Io: Amaro, faccio prima.

Lui: Allora cosa fai di bello?

Io: L’ho fatto!

Lui: Cosa?

Io: Mi sono iscritto al PD!

Lui: Ma dai? Ti sei iscritto al PD?

Io: Si, non ne potevo più di stare a guardare e lamentarmi.

Lui: Eh, lo farei anche io. Ma tanto non cambia niente, sempre gli stessi.

Io: Appunto, voglio provare a contribuire per quel che posso al cambiamento.

Lui: Ti illudi, non vedi? Non fanno opposizione.

Io: E allora che facciamo? Ci arrendiamo?

Lui: Non dico questo, ma ci vorrebbe un bel cambiamento, un nuovo leader.

Io: E chi ti dice che non possa capitare

Lui: Si, figurati D’Alema, Veltroni, Bassolino e compagnia cantando. Sempre gli stessi.

Io: Quindi?

Lui: Ci vorrebbe uno che parli chiaro, nuovo, senza un passato nel PC o nella DC, che abolisca le correnti.

Io: Dai partecipa, dai il tuo contributo. Se c’è qualche riunione interessante ti avviso, così vieni a sentire.

Lui: No, non sono convinto. Per carità poi voto PD, però turandomi il naso. Voglio vedere un vero cambiamento prima, almeno qualcuno che ci provi.

Siamo a ottobre del 2009 in un qualsiasi caffè di un qualsiasi quartiere di una qualsiasi città

Io: Ma guarda chi c’è! Il solito caffè?

Lui: Grazie, decaffeinato

Io: Zucchero?

Lui: Si, grazie. No non quello di canna. Normale. Tu?

Io: Sempre amaro, gusto meglio il caffè.

Lui: Sempre nel PD?

Io: E certo e appoggio Marino! Lo voterai no?

Lui: No, no.

Io: Come no? M’hai fatto una testa col cambiamento, e adesso …

Lui: Io lo voterei, mi piace, concordo con quello che propone …

Io: Eh, allora?

Lui: Non ha esperienza, non ha un passato politico.

Io: Scusa, tu vuoi il cambiamento senza cambiare?

Lui: Non è quello, e che sai in politica bisogna sapersi muovere, contare sui D’Alema sui Bassolino. Mica ci si improvvisa.

Io: Allora, non voterai Marino

Lui: E no, mi sento più sicuro con Bersani.

Io: Come vuoi.

Lui: La politica è politica.

Io: Tieni, ti regalo pinzetta delle primarie

Lui: Ah grazie, a cosa serve?

Io: A turarti il naso!

domenica 18 ottobre 2009

Primarie PD, informazioni utili per votare

Qui trovate una presentazione con le informazioni utili per votare.
Per votare Marino, anche ed ovviamente, ma soprattutto per votare.

Ci sono anche info dedicatre alla circoscrizione 8 - collegio 6 di Torino.

http://sites.google.com/site/ilsitodiarturo/Home/Primarie.ppsx?attredirects=0

Se non riuscite ad aprire il file, qui trovate il visualizzatore da installare, a prescindere è comiunque utile.

sabato 17 ottobre 2009

Arturo è con Ignazio Marino

Avevo deciso di iscrivermi al PD per dare il mio contributo, per vedere da dentro il progetto di un grande partito. Un partito che mi faceva (e fa ancora) arrabbiare, un partito però che considero l'ultima speranza, per almeno un pò di anni, che abbiamo per mandare a casa (o dove diavolo vuole lui) Berlusconi. Un partito che vorrei avesse una identità chiara e comprensibile, che procedesse al rinnovamento vero della classe dirigente a tutti i livelli ed in tutte le realtà.

Mi sono avvicinato, prima incuriosito poi davvero coinvolto, alla mozione Marino. Mi ha colpito il suo modo di esporre le idee: chiaro, semplice, comprensibile e soprattutto per me (e spero per molti) condivisibile.

Con Marino si esprimono dei SI e dei No, senza possibilità di fraintendimenti, senza se e senza ma, senza vediamo e valuteremo, senza Bassolino e Binetti e Rutelli. Senza le presenze ingombrati dei D'Alema.

Arturo (io) ha anche accettato la candidatura nella lista regionale che appoggia Marino. Senza ambizioni personali, ma con la voglia di vincere. Quella si.

E allora votate Marino. Votate Marino perchè con Marino è possibile quel cambiamento che chiediamo da anni. Ora è possibile. Fatelo.


venerdì 9 ottobre 2009

Noveottobremillenovecentosessantasette

Moriva Ernesto Guevara de la Serna, meglio noto come Ernesto Che Guevara. Moriva in Bolivia, ucciso dopo essere stato fatto prigioniero dall'esercito boliviano e dagli americani.

Non doveva andarci in Bolivia, non dovevano mandarlo in Bolivia.

Non ci fosse andato oggi ci sarebbe un signore ottantenne con una vita vissuta alle spalle che ci racconterebbe del suo viaggio in motocicletta, del suo amico Camillo, del viaggio sul Granma ...E chissà, forse Cuba sarebbe più bella e adesso, il Che, potrebbe godersi un Sud America più libero.

Avremmo un mito in meno trasformato in gadget, ma un uomo in più.

A me piace pensarla così e penso che così la pensava anche la signora Celia de la Cerna.





giovedì 8 ottobre 2009

Ignazio Marino e la grinta

Sento dire in giro su Ignazio Marino: si, però, giusto eh quel che dice, ma non ha grinta.

Allora mettiamoci d’accordo perché forse qualcuno ha un concetto troppo televisivo della grinta. Se urli, se parli sugli altri, se il linguaggio è forte, se storpi l’italiano hai grinta altrimenti sei una mammoletta piena di buone intenzioni che non farà mai strada.

E no! Non ci siamo proprio e vi faccio qualche domanda.

Se ti candidi a segretario di un grande partito dove i tuoi competitori sono vecchie volpi della politica, hai grinta o non ce l’hai?

Se ti batti in prima persona su temi scottanti come il fine vita, hai grinta o no?

Se fai trapianti, hai grinta o no?

Se riesci in poco tempo a raggiungere una grossa credibilità nel partito, hai grinta o no?

Se riesci a stimolare passione e ad avvicinare alla politica giovani che ne erano fuori o persone ormai sfiduciate, hai grinta o no?

Se il tuo programma si basa su dei SI e su dei NO chiari ed inequivocabili, hai grinta o no?

Se a Ballarò prendi in giro Gasparri …. No questa è troppo facile ci riesce anche un bambino.

Allora miei cari scettici uscite per piacere dai luoghi comuni o disintossicatevi dalle risse televisive e non confondete lo stile e la buona educazione con la mancanza di grinta. Marino grinta ne ha da vendere e lo vedrete.

Alle primarie vota e fai votare Ignazio Marino. Farà bene a te, al PD e a questo sciagurato paese.

mercoledì 7 ottobre 2009

Strapazzami Di Coccole, Topo Gigio e Bonaiuti

Allora se le vanno a cercare, leggete il testo della canzone che Topo Gigio ha cantato alla conferenza stampa dove Fazio (il ministro) e Bonaiuti hanno presentato la campagna di prevenzione alla influenza A. Quando ho visto il video (e la faccia di Bonaiuti) non smettevo più di ridere. Non vi ricorda qualcosa? Non è piena di doppi sensi? Mi sono immaginato l'interno di un famoso palazzo romano, una grande sala piena di "coccole", dove salgono le "nespole", si tirano fuori i "dollari", si "tira" e si "molla".

Chi potrebbe cantarla questa canzoncina, secondo voi, invece di Topo Gigio? Un altro ometto piccolo piccolo?

In fondo stiamo parlando della suina, no?

Ecco il testo

Strapazzami di coccole


Tutto sale sale tutto sale son salite anche le nespole (nespole)

tutto è scuro tutto è scuro scuro si cammina con le fiaccole (fiaccole)

tutto gira gira tutto girano le ciribiricoccole (coccole)

lascia andare non drammatizzare ma strapazzami di coccole (coccole)

Tutto manca manca tutto manca non si trovano le sogliole (sogliole)

tira e molla, molla e tira, molla sta mollando pure il dollaro (dollaro)

tira e molla, molla e tira, molla è una cosa che non tollero (tollero)

lascia andare non drammatizzare ma strapazzami di coccole (coccole)

Cosa mi dici, cosa mi di

cosa mi dici, mi dici mai

cosa mi dici, cosa mi di

cosa mi dici, mi dici mai

Tutto sale sale tutto sale son salite anche le nespole (nespole)

tutto è scuro tutto è scuro scuro si cammina con le fiaccole (fiaccole)

tutto gira gira tutto girano le ciribiricoccole (coccole)

lascia andare non drammatizzare ma strapazzami di coccole (coccole)

Cosa mi dici, cosa mi di

cosa mi dici, mi dici mai

cosa mi dici, cosa mi di

cosa mi dici, mi dici mai

Tutto sale sale tutto sale son salite anche le nespole (nespole)

tutto è scuro tutto è scuro scuro si cammina con le fiaccole (fiaccole)

tutto gira gira tutto girano le ciribiricoccole (coccole)

lascia andare non drammatizzare ma strapazzami di coccole (coccole)

Lascia andare non drammatizzare ma strapazzami di coccole, coccole

lascia andare non drammatizzare ma strapazzami di coccole, coccole

lascia andare non drammatizzare ma strapazzami di coccole, coccole

lascia andare non drammatizzare ma strapazzami di coccole

domenica 4 ottobre 2009

Il PD è Laura non certo i deputati assenteisti/menefreghisti

Riporto testualmente.

"Sono Laura Onofri, iscritta al Partito democratico, e Consigliera della Circoscrizione 1 Torino Centro Crocetta.
Ho appreso dagli organi di stampa (è sufficiente in via esemplificativa l'articolo dal sito "Micromega.it", che in calce invio) della sua assenza durante la seduta della Camera che aveva ad oggetto la votazione sulle questioni di costituzionalità del c.d. Scudo Fiscale, assenza che, unita a quella di altri deputati di minoranza, ha permesso alla maggioranza di superare indenne la votazione. Vorrei quindi avere, in qualità di iscritta che ha partecipato attivamente all'ultima campagna elettorale che ha contribuito alla sua elezione, una giustificazione plausibile, sufficientemente grave e politicamente non risibile della sua assenza durante una votazione così importante.
In tre anni e mezzo di Consiliatura nella Circoscrizione 1 della mia città non sono mai mancata ad un Consiglio circoscrizionale poichè ritengo che il privilegio di ricoprire cariche elettive, quando pure esse siano modeste, quali quella da me ricoperta, imponga il dovere di assolvere sempre e comunque ai compiti connessi al mandato, primo fra questi la presenza alle assemblee elettive.
E' quindi con sorpresa e sdegno che ho avuto modo di apprendere che ella ha ritenuto di disertare la seduta, nonostante l'importanza della carica elettiva ricoperta e la gravità del provvedimento in esame.
Mi auguro di ricevere risposta.
Con i migliori saluti."
Laura Onofri

mercoledì 30 settembre 2009

L'ultima spiaggia

Qualcuno ricorderà un vecchio film con Gregory Peck che raccontava di un’esplosione nucleare nel nord del mondo. Le radiazioni dal nord lentamente scendono verso sud uccidendo tutti abitanti del pianeta. In Australia intanto aspettano la morte in una spiaggia. Da vedere e rivedere.

Un po’ come ci sentiamo noi, popolo della sinistra. Le radiazioni della destra, berlusconiane e leghiste, stanno contaminando questo disgraziato paese e rischiamo di non avere neanche una spiaggia dove rifugiarci.

Una ci sarebbe, ma dobbiamo solo decidere se andarci per morire o per respingere le radiazioni .

Qualcuno deve capire, mettendosi il cuore in pace, che il mondo è cambiato e che la gente vuole un segnale forte e comprensibile, che i giochetti di potere non pagano più. Che è tempo di etica e di rispetto. E’ tempo di proposte chiare, comprensibili. Ci sono due concezioni profondamente diversa della società e della convivenza civile: la nostra e la loro.

Ma, qualcuno deve avere il coraggio di farsi da parte. Chi si ostina a non capire che il mondo è cambiato, chi non accetta il rispetto delle regole e anche chi è già stato colpito dalle radiazioni.

Qualcuno deve smettere di minacciare di andarsene, vada!

Qualcuno deve capire che le primarie sono un’opportunità enorme per spiegare un progetto di partito, per evidenziare le differenze: noi e loro.

Qualcuno deve capire che il PD non è il PC e neanche la DC. E’ il PD.

La mia solidarietà a Franceschini e il mio voto (già dato) a Marino.

domenica 27 settembre 2009

Congresso di circolo PD

Abbiamo votato in 162 al congresso di circolo. Un circolo di Torino, di un quartiere importante e difficile.
Bella la discussione, si è discusso, si è dichiarato il voto.
Prevedibile la vittoria di Bersani, meno prevedibile Marino al secondo posto.
Notevole il successo di Ignazio Marino nelle città.
Un successo senza grandi mezzi, senza le brochure patinate di Bersani e le spille grandi come hamburger di Franceschini, senza lettere a casa .... e senza cinesi (questa magari ve la spiego poi).

Che si vinca o che non si vinca il PD non potrà non considerare Ignazio e suoi (noi). Il cambiamento non è più rinviabile.

lunedì 7 settembre 2009

Un nuovo noioso tormentone

Una volta c’era uno stupido passatempo, ci si chiedeva, ad esempio, se la pizza o gli spaghetti fossero di destra o di sinistra.

Adesso ci chiediamo se Fini è più di sinistra di Franceschini o Bersani (Marino non viene considerato) O D’Alema o Veltroni e magari Che Guevara.

Quando la smetteremo di giocare? Quando daremo un senso alle parole?

Fini dice delle ovvietà su temi condivisibili dalla maggioranza delle persone che hanno un minimo di buon senso, che poi molte siano a sinistra buon per noi.

Fini lo dice anche per smarcarsi dal sultano e (ri)farsi una verginità: Presidenza della Repubblica?

La laicità basta a definirsi di sinistra? Non credo. I liberali e i repubblicani erano molto laici, ma non certo di sinistra.

Di sinistra è una più corretta distribuzione del reddito.

Di sinistra è la sanità per tutti.

Di sinistra è un lavoro sicuro.

Di sinistra è lotta dura all’evasione fiscale.

Di sinistra è la libertà di stampa.

Di sinistra è il lavoro per i giovani, quello vero.

Di sinistra è la politica etica.

Di sinistra è il costo della politica, deve essere basso e legato ai risultati civili ed economici del paese.

Di sinistra è la laicità che non strizza l’occhio a nessuno.

Di sinistra è prendere accogliere chi soffre e chi spera.

Di sinistra è l’Europa Unita davvero.

Di sinistra è la pace.

Di sinistra è il cibo genuino.

Di sinistra, anche se non si dice più, è pane pace e lavoro.

Di sinistra è comportarsi di sinistra.

Di sinistra è il mio amico Nicola che si fa il mazzo in fabbrica e mantiene la famiglia.

Di sinistra è un popolo che non si fa ipnotizzare da un guitto di terz’ordine.

Di sinistra non è Fini e speriamo che i signori sopra ritornino nei fatti ad esserlo.

sabato 29 agosto 2009

Che paese è?

Che paese è egregio onorevole
dove stai a tifare
che il mare faccia lo sporco lavoro
che tu vorresti fare

Che paese è egregio onorevole
quando affidi in appalto
ad un duce africano lo sporco lavoro
che tu vorresti fare

Che paese è egregio onorevole
che ti costringe a pazientare
perché quello sporco lavoro
con le tue mani lo vorresti fare

giovedì 27 agosto 2009

Solidarietà

Ci sono molti modi per esprimere solidarietà.
Passando in chiesa, con l'8 per mille, il 5 per mille, una pacca sulla spalla, una stretta di mano e "coraggio passerà", un conto corrente postale, una telefonata, una o più ore di lavoro.

Nel nostro caso invece vorrei parlare di solidarietà verso una persona, una famiglia, che abbiamo imparato a conoscere attraverso il suo blog, una persona che ci ha raccontato il terremoto che ha subito. Un terremoto non solo sulla sua casa, ma anche sul suo vissuto, sul suo vivere e sul suo lavoro.
Sto parlando di Anna Pacifica Colasacco, MissKappa.

Anna ci ha raccontato la tragedia de L'Aquila, ci ha raccontato delle scosse che hanno distrutto la sua casa e le case dei suoi conterranei, ci ha raccontato delle scosse che hanno preceduto il terremoto, ci ha raccontato soprattutto del dopo. Ci ha raccontato della sua vita. Ci ha raccontato dei fatti, delle tende, dei sindaci, di Bertolaso e del suo capo. Ci ha racontato la sua difficoltà nel riprendere una vita normale.
Ci ha raccontato della speculazione degli affitti, di chi, come in tutte le tragedia, cerca di fare affari. Affari sporchi.

Anna fa un bel lavoro, restaura mobili antichi. Lavora sulla memoria. Anna vuole riprendere a lavorare sui quei mobili. Il lavoro di Anna è una sorta di metafora che ci aiuta a capire quanto siamo distratti e smemorati.

Abbiamo tutti bisogno di ricordare, forse capiremmo cosa muove miglaia di sventurati su un mare che sta diventando un sacrario, un monumento alla disperazione e alla speranza nello stesso tempo.

Allora dobbiamo aiutare Anna. Dobbiamo aiutare Anna concretamente perchè abbia le risorse necessarie che le consentano di tornare a lavorare sui suoi (e nostri) mobili antichi.

Su Facebook c'è un gruppo che si sta attivando per raccogliere adesioni e fondi da inviare ad Anna e alla sua famiglia.

Vi riporto il link al suo blog, al gruppo e soprattutto le coordinate bancarie che vi consentono di effettuare un bonifico.



Intestazione: Colasacco Anna Pacifica
ABI 06040
CAB 03601
Numero conto 00000071166
IBAN IT11J0604003601000000071166
presso la Cassa di Risparmio di L'Aquila

"In cambio" chiedo ad Anna di continuare a scrivere sul suo blog e di pubblicare la foto del primo mobile che restaurerà.





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