domenica 28 novembre 2010

Noi credevamo non fosse una tale cagata



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Noi credevamo, mio moglie ed io, che il film Noi credevamo fosse un film sull'Unità d'Italia, sui 150 anni. Un film  che regalasse una ragione per crederci ancora all'Unità d'Italia. Un film sul percorso e sulla costruzione dell'Unità d'Italia. Un film, per esempio, sui tanti bergamaschi andati a Quarto per sbarcare a Marsala, un film rivolto ai giovani per dare loro speranza. Un film critico, ma con uno sguardo al futuro.
Invece no.
Abbiamo visto una fiction brutta, ma proprio brutta.
Un film triste. Mazzini già vecchio a trentanni, Garibaldi che appare come la madonna incoronata sul cucuzzolo della montagna, i carbonari pazzi, ladri, opportunisti o tristi come la donnina allegra di Lucio Dalla. La Cristina Belgioioso generosa, fino ad un certo punto, ma un po' schizzata e malata di sesso. I garibaldini guitti, ignoranti e un po' scemotti.
I bersaglieri piemontesi ovviamente ottusi, mancavano solo di bagna cauda.
Insomma una cagata così deve averla commissionata Bossi a Martone.
Che brutto film. Che occasione persa.
Alla fine del film il gelo in sala.

Ps ad un certo punto due dei protagonisti si riposano sotto i travi in cemento armato di una casa in costruzione. Cacchio gli italiani, dico io, avevano già inventato il cemento armato prima di Roma capitale. Poi ci ripenso, magari il grande regista voleva alludere alla speculazione edilizia? Che genio.

venerdì 26 novembre 2010

Bravo Tric


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Riporto con piacere l'iniziativa di Roberto Tricarico, assessore alla casa e all'ambiente del comune di Torino. Inizativa che potete condividere su facebook, la trovate qui: 

http://www.facebook.com/note.php?note_id=474763782397&id=1367634699


Una poltrona per due - Assessore per un giorno


 Per chi ama la città, entrare nella stanza dell'Assessore è come aprire la porta che dà direttamente l'accesso al terrazzo dell'ultimo piano dell'edificio più alto di Torino: vedi dall'alto tutto quello che sta sotto e se fai lo zoom riesci a scorgere ogni particolare.

Per condividere questa straordinaria esperienza ho deciso di invitare chi ama Torino a proporsi di passare un'intera giornata con me, da Assessore civico, per respirare le fatiche, l'impegno e le soddisfazioni di chi è chiamato al governo della città.

Il giorno, da definire insieme, sarà ovviamente quello più duro. 

L'unica condizione è che il candidato Assessore civico a fine giornata elabori e condivida un’idea per la città.

Proponiti, motivando la tua adesione e indicando indirizzo di posta elettronica e numero di telefono, scrivendo a: datorinopertorino@gmail.com 

domenica 21 novembre 2010

Torino è vicina a Milano e Bari non è molto distante

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Francesco Profumo, il rettore del Politecnico di Torino, pare, ma non è detto, forse, ma non è certo, stia per sciogliere la riserva e accetti la proposta di candidatura a sindaco della città di Torino.
La proposta arriva dal PD ed è gradita da UDC e API.
Il PD esprimerà un altro candidato, Davide Gariglio, esponente dalle molte preferenze dell’area cattolica del partito.
Molto probabilmente l’area di sinistra della coalizione non starà a guardare e presenterà un suo candidato. Quasi certamente un assessore dell’attuale giunta, probabilmente appoggiato da Nichi Vendola.
La previsione è molto facile, Torino è vicina a Milano. Profumo come Boeri.
Caro professor Profumo, chi glielo fa fare? C’è una patria da salvare? Non credo proprio.
Torino si avvicina al cambio di sindaco dopo venti anni di buona amministrazione, Chiamparino è stato il sindaco più stimato d’Italia e gode di grande popolarità anche fuori dai confini. Sergio Chiamparino ha una squadra di assessori bravi che hanno contribuito in modo determinante al successo dell’amministrazione uscente.
La scelta coerente e conseguente del PD sarebbe quella di individuare e far competere alle primarie uno degli assessori della giunta. Ma così sarebbe troppo facile e si rischierebbe di vincere le primarie.  Noi del PD siamo nati per soffrire non per gioire.
Caro professor Profumo, lasci perdere. Torino è vicina a Milano e Bari neanche tanto lontana.

PS: Roma invece, caro Fassino, è molto distante. 

giovedì 18 novembre 2010

Mixer

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Prove per un governo di alleanza democratica

Pierluigi, hai portato i valori
Si, e tu Gianfranco
Certo, metti insieme e mischia.
Alza tu, le carte le do io.
Mi gioco "E' bello, nonostante tutto, essere italiani"
Rispondo con "Guardare il mondo con gli occhi dei più deboli aiuta a realizzare un mondo migliore"
Metti nel mixer …
“Guardare il mondo con gli occhi degli italiani aiuta a realizzare un mondo più debole.”

martedì 16 novembre 2010

Da Torino per Torino


 “ … Dove siamo? A New York, a Parigi, a Madrid? No, nella Torino del 2010. …  “
Copiato e incollato dalla rivista I Meridiani dedicata a Torino.E’ la prima volta che la rivista, prestigiosa, dedica la copertina a Torino. I Meridiani nasceva venti anni fa, combinazione. Proprio quando cominciava faticosamente la rinascita di questa città. La città che si animava, si fa per dire, solo quando in Fiat si cambiava il turno.
Torino è viva, è cambiata. Guardatela dall’alto, come era e come è.
E’ cambiata senza stravolgersi, ha mantenuto quel cicinin di sabaudo che non guasta, quello dei caffè, delle piazze, dei palazzi e di una certa galanteria. Torino è grazie a venti anni di buona amministrazione: due sindaci e bravi assessori.
Non c’è cilindro in cui andare a cercare, non c'è viaggio a Roma da fare. Il futuro sindaco lo possiamo cercare a Palazzo di Città. Sarebbe conseguente, coerente, comprensibile e condivisibile. E anche più facile.

domenica 14 novembre 2010

Destra e Sinistra, un utile ripasso

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E’ un’occasione da non perdere l’invito di Fazio e Saviano a Bersani  (e Fini) ad intervenire al loro programma per elencare le differenze tra destra e sinistra. Per Bersani (e Fini) un porta per porta che raggiungerà milioni di persone. Bersani (e Fini) potrà elencare i valori, le proposte, le differenze. Se lo saprà fare, se non dimenticherà i “fondamentali” questo intervento varrà più di un tomo di 280 pagine di prodiana memoria o i famosi 10 punti di programma veltroniani (che poi diventarono 11 poi 12 … ). Partecipiamo al gioco, che tanto gioco non è, aiutiamo Bersani ( e di riflesso Fini).

Comincio io:
Imposte in proporzione al reddito sono di sinistra e ridurre la distanza tra ricchi e poveri anche.
La repubblica parlamentare è di sinistra.
Un simbolo senza cognomi è di sinistra (e mi dispiace per Vendola).

Ne avrei altre, ma lascio giocare anche voi. "Rimboccatevi le maniche".

PS: Bersani sulle differenza ha già cominciato a onor del vero.

lunedì 8 novembre 2010

Le buone idee

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L’idea l’hanno avuta Sara e Francesco leggendo il documento di Andrea, quello sui luoghi comuni (falsi) sull’immigrazione, luoghi comuni (falsi) diffusi dalla lega nord.
Facciamone un filmato, lo giriamo a San Salvario. Questa era l’idea.
San Salvario è un quartiere di Torino dove fino dieci anni fa viverci era un casino, San Salvario è vicino alla stazione di Porta Nuova e ha sempre avuto problemi legati alla convivenza con gli immigrati, prima dal sud dell’Italia ora dai sud del mondo. Adesso San Salvario è esempio di buona convivenza, è un modello/laboratorio di quartiere multietnico: dalla piccola impresa alla scuola, dalle moschee nei garage al tempio ebraico, valdese e alle “classiche” chiese cattoliche.
Sara e Francesco hanno chiesto a Federico tempo e professionalità per girare il documentario. Hanno chiesto a me di scattare qualche foto e di mettere su un blog alla veloce. Avevamo solo pochi giorni di tempo perché si voleva mandare il film a Firenze.
Il film è stato realizzato, è la storia di tre donne e comincia proprio nella moschea di via Saluzzo, quella femminile.
Dal film traspare normalità, serenità, determinazione e futuro. Futuro perché abbiamo ripreso (e giocato) con i bimbi che frequentano la Moschea: gli italiani di domani. Checché ne dicano Bossi e Borghezio.
Buona visione.

MANDIAMOLI A CASA i luoghi comuni from testardo on Vimeo.
breve documentario ispirato al documento "Mandiamoli a casa... I luoghi comuni", prodotto da Shantimedia per Oltre

Da un'idea di Sara Marconi e Francesco Mele
Fotografia e montaggio Federico testardo Tonozzi

Con la partecipazione di Eman, Mona e Asmaa dell'associazione Aciste, del fotografo Augusto Montaruli e del Coro Cantabile zero18 diretto da Giorgio Guiot

Girato a Torino nel quartiere di San Salvario


2010 - tatticafilm/shantimedia



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