venerdì 31 luglio 2009

Buone vacanze da San Salvario a trecentosessanta gradi (nel senso ampio)

Ciao, me la dai una tagliata ai capelli?

Vieni vieni, vai

Vengo o vado?

Vai nel senso del retro che tu li lavi al contrario

Hai ragione

La ragione si da ai fessi

O a chi ha ragione

Hai ragione

Tutto bene?

Devo dire si, che poi tu mi dici ecco il solito, si lamenta è sempre incazzato e poi tu sei comunista

Comunista? Cosa c’entra? I comunisti non ci sono più!

Allora dobbiamo parlare della Juve? Non ne parliamo. Tu col tuo Milan.

Una volta, una volta

Non ti piace Berlusconi e non ti piace il Milan

Berlusconi … quello passa, ma leggi cosa combina?

Nel senso di uomo lui …

Lui?

Troppa paglia vicino al fuoco

Speriamo bruci

Siete invidiosi, i comunisti sono tutti invidiosi

Di Berlusconi?

Certamente, lui, a trecentosessanta gradi, lo può fare

Ma neanche a quarantacinque

Non so se siete più comunisti o più invidiosi

Se lo dici tu

Che io non sono di Berlusconi, ci tengo per la precisazione

Meno male …

Fossi di Fini

Sei di Fini?

No

Vabbè, di che sei?

Io vorrei essere di un socialismo ….

A trecentosessantagradi

Vedi che mi hai capito

Non proprio

Nel senso ampio

Ampio in che senso?

Non mi hai capito

Stai facendo tutto tu, io ho chiesto solo se mi tagliavi i capelli.

Sono parrucchiere e te li taglio, anche se …

Se ..

Sai come sono le donne …

No …cosa c’entrano le donne adesso

Comandano loro e allora continuo a tagliare i capelli

Non tanto corti

Sarai servito

Mi siedo qui?

No, quella in mezzo

Ok

Togli gli occhiali

E’ vero, scusa

Non ti devi scusare, tu sei il cliente

L’educazione ….

A trecentosessanta gradi

Cioè?

Nel senso ampio

Non ho capito

Allora mi devo spiegare?

E se vuoi farmi capire …

Ma io ti ho sempre pensato una persona istruita

Che non vuol dire che capisci sempre tutto, guarda Gasparri

La metti sempre in politica che poi sono tutti uguali

Io? Era una … metafora … un esempio vivente e poi c’è chi è più uguale

Paritariamente parlando a trecentosessanta gradi

No, a centottanta gradi

Come vuoi tu

Dicevi?

Al mare, vado al mare

Bello!

Mah, vado perché devo andare

Dove?

Non te lo dico

Cosa?

Dove vorrei andare

A trecentosessanta gradi?

In che senso?

Ampio

Aspetta, ti devo spazzolare

Grazie

Non mi devi dire grazie

Grazie

Prego, ti puoi alzare

Quando riapri?

Al primo settembre

Io non ci sarò

Allora mi metti le corna

Eh?

Vai da un altro parrucchiere

E se non ci sei

E’ giusto

Beh, buone vacanze

mercoledì 29 luglio 2009

Meglio un giorno da leone...

Leggo su Repubblica.it che una comunità di leoni è a rischio estinzione perchè gli abitanti dei villaggi vicini sottraggono le prede ai felini lasciandoli a bocca asciutta.

La comunità scientifica è preoccupata e si sta organizzando per scongiurare il rischio estinzione dei leoni in quella zona d'Africa.

Per carità è giusto che si faccia qualcosa, a me poi i leoni, come i felini in genere, stanno proprio simpatici. Piuttosto che morire per un morso di serpente preferisco di gran lunga essere sbranato da un leopardo, da una tigre o appunto da un leone.

Ma non vi sembra strano questo modo di dare le notizie?

La notizia è il leone non l'uomo che rischia la pelle, e chissà quanti ne sono morti, e chissà quanti scheletri umani hanno visto i ricercatori nella savana. Ma voi andreste nella savana a fregare il cibo ad un leone, nella savana mica c'è solo il leone? Ci sta il ghepardo, il leopardo, il serpente, il rinoceronte, l'ippopotamo, lo sciacallo, la iena. Magari arriva pure Veltroni, non si sa mai.

E cazzo, fare in modo che possano mangiare colazione pranzo e cena no? Gli umani, non i leoni.

E mandiamoci La Russa in Africa che per lui è meglio un giorno da leone che cento da pecora.
Così vediamo se il leone si spaventa.

Ma andassero.....

lunedì 27 luglio 2009

Unità di misura

Qual è l’unità di misura che rileva il livello di progresso di un paese?
Il numero di automobili in circolazione?
Quanti televisori sono presenti in ogni appartamento?

I telefonini per abitante?

Il consumo di acqua procapite?

L’energia elettrica consumata?

Il PIL?

L’appartenenza al club delle grandi potenze mondiali?

Ma qual è l’unità di misura che rileva il grado di civiltà di un paese?
Il livello culturale?
La disoccupazione?

Il divario ricchi e poveri e nord e sud?

I fenomeni di razzismo?

Lo spreco di risorse e di energia?

L’inquinamento?

L’evasione fiscale?

I drammi familiari?

La sanità?

Le mafie?

La legge che non è uguale per tutti?

Berlusconi?

Se rispondiamo alle domande è evidente che siamo finti ricchi (mediamente) e molto incivili (mediamente), allora è tempo di cambiare perchè altrimenti il rischio che corriamo è diventare ancora più poveri e decisamente più incivili.

giovedì 23 luglio 2009

Una bella (e utile) iniziativa

Oggi niente PD e niente Berlusconi.

Oggi vi voglio informare di una iniziativa simpatica e, chissà, magari utile verso chi ha bisogno.

Al mio amico Alberto è venuta l’idea di creare un gruppo su face book:

“Mia figlia Marialaura ama tanto i racconti di quando io ero piccolo. Me li richiede sempre quando mangia o quando ha finito di fare i compiti o, ancora, quando viaggiamo in macchina. Ogni racconto inizia con la frase "Quando io ero piccolo..." e questa stessa frase diventa l'incipit ricorrente di ogni momento importante della mia memoria, quando occorre dare una spiegazione di senso: "Perché vedi, quando io ero piccolo...".
Il gruppo vuole essere il pretesto per raccogliere i racconti di "quando eravamo piccoli..." e al tempo stesso un invito a conservare e a diffondere questi piccoli pezzi di memoria a beneficio dei nostri bambini, per far sì che le nostre storie, quelle più belle, si rinverdiscano nei nostri e nei loro ricordi.

Il gruppo si chiama “Quando io ero piccolo…”.

Confesso che avevo aderito con scetticismo, mi piaceva l’idea però pensavo finisse dimenticata nelle viscere di face book. Invece no, l’iniziativa sta avendo un certo successo. Abbiamo oltre cento adesioni e sono stati scritti più di quaranta racconti. I racconti arrivano da tutta Italia e anche dalla Romania e dall’Africa, coprono più generazioni e sono ricchi di vera umanità e di semplicità. In un paese che rischia di andare tutto, non solo il premier, a escort tornare a riproporre umanità e valori condivisibili non può che fare bene, a chi scrive ed a chi legge.

Stiamo cercando di andare oltre, vorremmo trasformare questa idea in un’iniziativa rivolta ad aiutare dei bimbi che lontano da noi hanno un’infanzia a rischio, bimbi che se non aiutiamo potrebbero non diventare adulti.

Per questo abbiamo pensato di cercare un editore di “buon cuore” perché pubblichi in un libro i nostri racconti in modo da destinare i proventi delle vendite ad una Onlus.

La Onlus si chiama Annulliamo la distanza, si occupa in Eritrea di infanzia, in campo sanitario e formativo.

Cosa potete fare voi che mi leggete: aderire al gruppo, leggere i racconti, scriverli, dare suggerimenti, aiutarci nella ricerca di un editore. Inoltre se siete in contatto con un personaggio pubblico (di quelli giusti per carità) invitatelo a scrivere un raccontino iscrivendosi al gruppo, questo renderebbe il cuore dell’editore ancora più..morbido.

Arturo vi ringrazia a nome di Alberto e di tutti gli iscritti al gruppo per l’attenzione e per quello che vorrete fare.

Di seguito i collegamenti al gruppo ed alla Onlus:

http://www.facebook.com/group.php?gid=85561899252&ref=ts

http://www.annulliamoladistanza.com/index.php

lunedì 20 luglio 2009

Un miracolo lo aiuterà?

Berlusconi sta entrando nella fase mistica, ha annunciato per settembre un pellegrinaggio da Padre Pio. Ha deciso di cambiare vita. Basta festini, bandane, farfalline, escort, compleanni. Pare addirittura voglia vendere villa certosa, fossi in lui (già mi vengono i brividi) lo trasformerei in un museo, il museo del gossip. Berlusconi abbandona il popolo dei night e dei suv, che non hanno mai visto una strada sterrata, per andare incontro alla fede, alla gente che popola i santuari d’Italia. Quella gente che cerca la speranza, un piccolo miracolo. Quella gente che con semplicità cerca un aiuto dal santo per guarire da una malattia incurabile, per vivere più degnamente una condizione di disabile o semplicemente per arrivare a fine mese.

Già mi immagino il suo arrivo dal frate di Pietralcina, Bondi che lo accompagna con il saio facendosi frustare dalla Carfagna, Letta con una perfetta mise da cardinale, la scorta che lo circonda portando ceri accesi, Bonaiuti e Capezzone che lo seguono procedendo sulle ginocchia, La Russa a cavallo vestito da centurione che frusta Gasparri vestito da pretino (con la p?). Infine Calderoli, vedi mai…

Lui con lo sguardo umile precede tutti recitando l’atto di dolore.

Voi direte, ecco un’abile mossa politica del Berlusconi per ricucire i rapporti con il Vaticano e non perdere i voti del mondo cattolico. Anzi con questa mossa, il Silvio, andrebbe anche a scalfire l’elettorato cattolico dell’UDC e del PD. Al suo miracolo italiano andrebbe ad affiancare i miracoli di Padre Pio. Bingo!

Oppure si rende conto che per superare la crisi economica necessita di un aiuto superiore, in aiuto che gli arrivi dall’alto.

O ancora, gli anni passano e lui la cruna dell’ago la vuole allargare quanto basta per poterci passare. Un po’ di dieta e Padre Pio e la cruna si attraversa. Pare che Gheddafi gli abbia regalato un cammello per fare le prove. Sono tutte motivazioni plausibili. La realtà è un’altra però.

Il vero motivo per cui Berlusconi si recherà da Padre Pio è la richiesta di un miracolo, dove non arriva la scienza può arrivare la fede.

Detto tra noi, Berlusconi non vede l’ora di rimettere la bandana e tornare a villa certosa a “rilassarsi” un po’, ma non ci riesce più, la medicina ha dei limiti.

Dove la scienza non può non resta che il miracolo. Capito?

L'immagine è tratta da: http://www.deneblog.net/images/sanBerlusca.jpg

mercoledì 15 luglio 2009

Giusto per sapere, dedicato ai candidati leader del PD

Non mi interessa un programma elettorale, quello son capaci tutti a farlo, tanto ci sarà sempre un motivo per non rispettarlo.


A me interessa sapere quale tipo di società vogliamo.

Mi interessa sapere se i principi fondamentali della nostra Costituzione saranno finalmente applicati.
Mi interessa sapere se i ponti sugli stretti e le centrali nucleari sono un esempio di sviluppo di questo strano paese o se ci sono alternative e quali.
Mi interessa sapere se la scuola pubblica sarà un patrimonio di questo paese ignorante.
Mi interessa sapere come si risponde a Brunetta, se il dipendente pubblico riuscirà finalmente a lavorare con dignità e il merito sarà premiato a prescindere dalle frequentazioni.
Mi interessa sapere cosa se ne vuol fare dell'articolo 18, cosa tutelerà i lavoratori (tutti).
Mi interessa sapere cosa ne facciamo dell'etica e della morale, ovunque e non solo in politica.
Mi interessa sapere se i costi della politica dipenderanno dall'andamento economico del paese.
Mi interessa sapere se il Vaticano è uno stato estero.
Mi interessa sapere se potrò disporre della mia vita o dovrò renderne conto ad una confessione religiosa che non è la mia.
Mi interessa sapere se questo è un paese che accoglie e come accoglie.
Mi interessa sapere se un lombardo è diverso da un campano e tutti due sono diversi da un senegalese.
Mi interessa sapere se quelle cose che sappiamo fare bene le continueremo a fare
Mi interessa sapere se la democrazia è un fastidio oppure una risorsa da gestire bene
Mi interessa sapere se ci sarà ancora gente che sfrutta il lavoro altrui (anche quello intellettuale)
Mi interessa sapere il limite della decenza.
Mi interessa sapere se come fai sesso sarà una discriminante
Mi interessa sapere se si smetterà di morire di lavoro.
Mi interessa sapere se il progresso vuol dire stare meglio tutti, avere più tempo per riposarsi, per leggere, per mangiare meglio, per respirare meglio, per rilassarsi. Oppure vivi di più quindi lavori di più, questo non è progresso questa è una proporzione.
Mi interessa sapere se uguaglianza solidarietà giustizia libertà sono ancora valori o sbiadite foto ricordo.

Insomma mi interessa sapere come faccio a sapere per sapere cosa scegliere.

PS: se chi legge è interessato a sapere altro aggiunga pure nei commenti

giovedì 9 luglio 2009

Meglio un conclave

Il Conclave fu istituito nel 1271. I viterbesi, dopo tre anni di indecisioni sulla scelta del nuovo papa, rinchiusero i cardinali in una sala costringendoli a prendere la decisioni in tempi brevi pena la clausura.

Questo per eleggere, con tutto il rispetto, un papa.

In questi giorni sono riuniti i leader dei paesi più importanti del mondo, i G8.

Passeggiate, regali, discorsi, first lady (o second and third lady), pacche sulle spalle, strette di mano e cene di gala.

Decisioni? Calma e gesso.
Nel 2050, forse. Al prossimo G8, magari allargato a G15 o G20. No, no prima un G13 che porta fortuna. Passando però però da un G5. O facciamo incontri bilaterali e poi trilaterali?

Ma G sta per "girovagare"? Girovagare in 8, in 13, in 15? Boh?

L'unico che ha preso una decisione è George Cloony: "farò un film a L'Aquila!". Bravo George, almeno tu.

Per inciso la ricostruzione in Abruzzo deve ancora partire e ...Yes, They Camp!
Se volete saperne di più : http://miskappa.blogspot.com/

mercoledì 8 luglio 2009

G8? Playing for Change!

"Questa è la mia casa e io l'amo..."

lunedì 6 luglio 2009

Impagabile Groucho

Lettere dall'archivio di un lettofilo


..non è la politica che separa i compagni di letto. E' il matrimonio.
Groucho Marx

Da Letti di Groucho Marx appena uscito - edizioni Lindau

Ogni riferimento alla realtà che stiamo vivendo è una felice e casuale combinazione.

mercoledì 1 luglio 2009

Che palle! ..

Giusto due righe per dire che trovo veramente noioso, stucchevole, antipatico, poco produttivo e tafazziano il dibattito (si fa per dire) sulle candidature alla guida del PD e sulle scelte di Debora Serracchiani (manco fosse il Santo Graal).


Da iscritto aspetterò i contenuti per giudicare ed esprimere la mia preferenza.
Ai non iscritti consiglio di iscriversi in modo da passare dalle parole ad una scelta attiva.
Ai candidati consiglio fair play, chiarezza e sobrietà.

Consiglio anche di non reagire da permalosi ad una battuta, più o meno simpatica. Quattro milioni di elettori in meno ed una valanga di astensioni meritano più attenzione e meditazione di una battuta su Massimo D'Alema.

Fa già così caldo....

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