domenica 28 dicembre 2008

Un'altro così ci vorrebbe

Stavo pensando di scrivere un post provocatorio dove auspicavo che il governo e la politica dell'Italia venisse per almeno una legislatura affidata ad un paese europeo. Francia, Germania o Spagna.  

L'opposizione potrebbe affidarsi al PSOE di Zapatero giusto per fare un'esempio. E questo a tutti i livelli della politica.
Poi ho letto di Renato Soru, allora c'è speranza mi sono detto. Ho letto e riporto il suo intervento all'Assemblea Regionale Sarda, l'avesse fatto Romano Prodi nel 1998 (ricordate il duo Bertinotti/D'Alema ed il pupazzetto di Cossiga?) oggi staremmo meglio, non credete?
Leggete, e dopo aver letto ditemi se non concordate con me: un'altro così ci vorrebbe! Soru ci consola dalle miserie di quest'ultimo periodo. Si pensava di migrare in Spagna, coraggio forse ci rimane la Sardegna! Grazie Soru!
"Confermo le dimissioni con la massima serenità. Ho voluto cercare di gestire questa crisi nel migliore dei modi. In Consiglio, nella discussione trasparente come in una agorà, non nelle stanze segrete. La crisi è nata qui, alla luce del sole, sulla legge urbanistica: una discussione chiara da cui speravo che nessuno si astenesse, e qui ho voluto che si concludesse. Non rispondo ai tanti senza memoria, ai sepolcri imbiancati".

"Ho presentato le dimissioni perché ritenevo che stessimo contraddicendo quanto di importante e di buonissimo avevamo fatto nel governo del territorio. Ma oggi, al di là di richiami all'unità o di parole generiche mi sarebbe piaciuto sentire quanto è importante il Piano paesaggistico e la sua applicazione nelle zone interne. Avrei voluto che la discussione entrasse nel merito. Così non è stato. Non ho sentito riferire nell'aula i temi che mi avrebbero potuto portare ad utilizzare meglio gli ultimi tre mesi della legislatura. Senza alcun dramma rivendico con orgoglio il grande lavoro fatto dal centrosinistra, mettendo al centro l'interesse della Sardegna senza tirare a campare o, a spese di tutti i sardi, cercare il facile consenso. Nel momento in cui non possiamo proseguire al meglio, diamo la parola ai sardi: intorno al loro giudizio, rinsalderemo un centrosinistra con nuova lena e nuova voglia di ripartire. Una coalizione di governo che sarà più forte, più coesa, e potrà ridare slancio a un programma e a una alleanza. Si andrà al voto rapidamente, e la campagna elettorale non sarà a spese dei sardi." 

"Stanotte dormirò bene perché so che ho speso questi anni cercando sempre di dare il meglio di me stesso, anteponendo a tutto gli interessi dei sardi. So che domani, quando riconsegnerò le chiavi, lascierò una Regione senza scheletri nell'armadio, senza una tv in ogni stanza ma con più computer, una Regione più moderna con delle regole certe e con un bilancio risanato. Ridiamo la parola ai sardi in modo che siano loro a giudicare cosa è stato fatto bene e cosa poteva essere fatto meglio". 

"Lascio una Regione con una pienezza di risorse come mai prima. Da dopodomani sarò in giro per tutti i paesi della Sardegna per riproporre le differenze, le linee di demarcazione. Andrò a parlare di scuola pubblica, di sanità pubblica che funziona e non di sanità privata che non funziona, non di metri cubi di costruzioni in più, ma di ragazzi con maggior cultura. Due modelli contrari si fronteggiano: è ora di chiedere ai sardi di scegliere. Ringrazio per l’onore che mi è capitato in questa vita, e faccio i migliori auguri alla Sardegna e ai sardi, i migliori auguri a tutti voi".

Dal sito di Renato Soru: http://www.renatosoru.it

6 commenti:

Anonimo ha detto...

grazie arturo.... mi hai fatto commuovere! lo farò presente ai tanti ragazzi che si stanno
impegnando al masssimo in rete e che ti assicuro ,sanno quello che vogliono, sono informattissimie e molto motivati, a leggerli ,ti torna la speranza.come dice marcello fois,soru è uno sanamente antipatico,è uno concreto, che non ama le luci della ribalta.
pensa che quando venne a olbia per la campagna elettorale con veltroni,io non mi ero accorta neanche che ci fosse,fin quando veltroni non lo nominò nel suo discorso e la folla (circa tremila
persone)scoppiò in un lunghissimo applauso,tutti quelli che erano seduti si sono alzati in piedi
chiamandolo a gran voce,lui,ha fatto pochi passi avanti nel palco,ha ringraziato e poi è tornato nel suo angolino seminascosto.lui ha fatto capire ai sardi che possiamo e dobbiamo camminare
con la schiena dritta.io credo che anche se non venisse rieletto quello che ha seminato ,sopratutto nei giovani,continueà a dare i suoi frutti.

"Arturo" ha detto...

Soru è un test per capire se davvero in questo paese la speranza si può coltivare. Altrimenti arriverà una brutta cosa: la rassegnazione. Speriamo speriamo speriamo.

Camu ha detto...

Non possiamo pensare che la rassegnazione possa prendere il sopravvento;in qualche remoto angolino sicuramente c'e' ancora qualcuno che vive di speranza attiva ed è a loro che bisogna dare voce.Forza uno piccolo sforzo ciascuno e prima o poi riusciremo a diventare un paese civile.

progvolution ha detto...

In Italia chi si dimette è come un panda. Basterebbe questo per capire il valore del personaggio...
Sussurri obliqui

Anonimo ha detto...

ciao arturo ,ora ho scoperto chi è..ugo capellaci
è l ennesima marionetta di berlusconi....e su questo non avevamo dubbi! ho scoperto che è ..un commercialista... su questo niente di male...
a parte..che è stato assessore al bilancio regionale nella disastrosa(per la regione)..giunta masala.l abbiamo visto ,stasera
conil macchinone e gli sgherri che faceva il suo ingresso a villa certosa(al telegiornale regionale)andava a prendere istruzioni dal boss.
pare che il boss abbia deciso di appoggiare ilsuo pupillo e di non muoversi dalla sardegna
per tutta la durata della campagna elettorale!
alla presidenza del consiglio si farà sostituire
da emilio fede....tanto è uguale... no?
sai cosa pagherei per vedere la faccia del
nostro "RE SETTIMO" quando ha capito di aver perso anche la poltrona della regione?
questa è la cosa ce mi diverte di più...!!
pensa che si è dimesso da sindaco(al suo secondo mandato)per essere NOMINATO SENATORE ,MA LUI SSPERAVA IN UN POSTO DA MINISTRO....O ALMENO
DA SOTTO SOTTO SEGRETARIO O DA PORTABORSE .....
NIENTE AI SARDI .....NIENTE TANTO CI PENSA LUI A NOI. ORA ,SICURAMENTE ,era da tanto che lo aspettava,si vedeva già presidente della regione,
e....invece....povero settimo come mi dispiace.
la scelta di capellaci ,la dice lunga sulle intenzioni di berlusconi,l o ha scelto con lo stesso criterio di alfano alla giustizia!
ora ti saluto altrimenti è già ora di alzarmi
e sono ancora qui.bona notte ..a crasa

il Russo ha detto...

Puoi ben dirlo che ci vorrebbe un altro così!

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