Il figlio di Di Pietro l'ha combinata grossa, probabilmente la politica ti regala dei super poteri che ti fanno credere di essere su di un'altro pianeta. Ti allontani dalla realtà e non riesci più a valutare i tuoi limiti ed a stare dentro i confini che il ruolo ti assegna.
Ma era proprio necessario che il figlio del prode Antonio si candidasse a svolgere un ruolo attivo in politica. Poteva limitarsi a distribuire i volantini per il papà, ma fare il politico perchè? Lo ha ordinato il medico?
Capisco l'affetto per il papà, da bambini si mitizza la figura del padre, lo si crede il migliore e da grandi si vorrebbe essere come lui. Poi si cresce però, arriva il sano conflitto. Il papà è visto, in una certa fase, come un rompiscatole pieno di difetti, che non ti capisce. E i figli cercano altri riferimenti, cercano strade diverse.
Poi, si sa, la vita è dura, bisogna sacrificarsi, salire gli scalini uno ad uno. Prendere sberle, maturare.
Poi non ce la fai e per fortuna ci sono le scorciatoie se il papà te le propone. E se sei "figlio di" mica fai il precario in un call center, in un'ospedale, in un'univeristà. Mica lavori come cococò.
E chi se ne frega se il mio papà non è come me lo immaginavo: senza macchia e senza paura. Ha l'auto blu!
Con questo non voglio vietare ai figli di fare politica, ci mancherebbe. E' strano però che non facciano politica in uno schieramento avverso al padre od al consanguineo (DNA?) oppure che si limitino a fare politica nel territorio facendo una sana ed umile gavetta.
Trovate qui sotto un piccolo, sicuramente parziale, elenco di figli e fratelli di, se ne conoscete altri aggiungete.
La Malfa Giorgio figlio di Ugo
Craxi Bobo figlio di Bettino
Craxi Stefania figlia di Bettino
D'Alema Massimo figlio di Giuseppe
Cossiga Giuseppe figlio di Francesco
Segni Mariotto figlio di Antonio
Mussolini Alessandra nipote di Benito
La Loggia Enrico figlio di Giuseppe
La Russa Ignazio Benito Maria figlio di Antonino
La Russa Romano Maria figlio di Antonino e fratello di Ignazio Benito Maria
Prodi Vittorio fratello di Romano
Tatarella Salvatore fratello di Giuseppe detto Pinuccio
Costa Enrico figlio di Andrea
Maroni Chiara figlia di Sergio
Fitto Raffaele figlio di Antonio detto Totò
Berlusconi Piersilvio figlio di Silvio futuro Re d'Italia
E chissà quanti altri nelle regioni, nelle provincie, nei consigli comunali, nelle circoscrizioni, nelle comunità montane.......
7 commenti:
Bellissimo post!:) Con il Silvio futuro Re d'Italia hai messo la ciliegina sulla torta:)
Ma scusa, vuoi mettere lo stipendio di un politico qualsiasi, con quello di un semplice docente, nel caso avessero anche una laurea (cosa che dubito). Spezzarsi la schiena per cosa?..c'e' papy che mi spiana la strada...
Auguri Arturo...Buon Anno!
commissario montalbano.... a ...rapporto.a proposito di figli di ho la notizia giusta per te
sai quel certo capellaci che nessuno finora aveva
sentito nominare ....o quasi?beh...forse farai fatica a crederlo ...ma ..per puro caso è il figlio del commercialista storico del nano di arcore e della certosa (da notare l aggiunta del titolo.)è stato curatore di quei quattro affarucci che tiene in sardegna.
ho detto è stato ,non a caso,perchè ora tutto è
passato al giovane virgulto che non ancora contento di tanta fortuna ,vuole fare anche il governatore della sardegna.
tu intravedi un ...piccolo...ma proprio piccolo
conflitto d interessi...o no?
La nostra cara casta ragiona con il motto : chi è senza peccato scagli la prima pietra; il risultato è che si tirano addosso i pietroni del Monte Bianco!!!!
Quando, in alcuni casi l paparino si accorge che il figlio non è "portato" per la politica attiva lo piazza a capo di un Ente non ben definito, di un ASL, ecc.ecc....e che diamine vogliamo tramandarlo sto cognome o no?
Cara Redentatiria,
che brutta fine ha fatto il Partito Sardo D'Azione....
Questa è la lettere inviata dal Capellacci al PSdA per una possibile alleanza. Comica e triste.
Gentilissimo Segretario,
il recente dibattito svoltosi in Consiglio Regionale sulla conclusione anticipata della legislatura, conferma la possibilità che tra il Psd’Az e il Pdl possano realizzarsi intese programmatiche necessarie per i Sardi e la Sardegna.
Mi è chiarissima la scelta federalista e indipendentista del tuo Partito, per cui sono perfettamente consapevole che nella sostanza il Psd’Az si sente in competizione con tutti i partiti italiani, il nostro compreso.
Tuttavia, mi è parso di intendere dai documenti pubblicati e dai ripetuti interventi pubblici di esponenti sardisti di riconosciuto spessore culturale e politico, che nello scenario bipolare imposto dalla legge elettorale, non intendete rinunciare ad accordi elettorali fondati su specifiche intese di merito e di metodo. Avete posto la necessità di una doppia discontinuità, sia rispetto alla questione morale della gestione Soru, sia rispetto all’instabilità della precedente legislatura. Avete posto un problema serio di svecchiamento del ceto politico. Sono temi su cui anche nel mio partito si riflette con intensità. Mi è sembrato di comprendere che vogliate incidere sul governo della Regione e non solo rappresentare la vostra prospettiva politica.
Ciò è molto positivo.
Per questo motivo, in qualità di segretario regionale di Forza Italia ed esponente del Popolo della Libertà, vi manifesto l’interesse attivo del mio partito ad aprire subito un tavolo di confronto.
In particolare, riprendendo alcuni spunti illustrati a più riprese dall’on Maninchedda e dall’on. Atzeri, posso sin d’ora dichiarare piena disponibilità a verificare le possibilità di un accordo sui alcuni sostanziali argomenti.
Anzitutto, sulla necessità di riscrivere lo Statuto e aumentare la sovranità della Sardegna. A ciò dovrà seguire una attenta modifica delle politiche fiscali e dello sviluppo, delle politiche di Welfare capaci di garantire interventi di emergenza sui redditi e i consumi. Così come è opportuno dialogare sulle politiche della scuola, della cultura, della lingua e della formazione. E, naturalmente, continuità territoriale e riduzione delle servitù militari.
Temi sui quali Psd’Az e Popolo della Libertà hanno già sintonia di vedute e prospettive comuni.
Sul piano del metodo e delle garanzie, credo sin da ora sia possibile fissare tre punti specifici:
1) Severo rafforzamento della disciplina del conflitto di interessi. Riforma della legge statutaria
2) Distinzione e riequilibrio dei poteri tra Presidente e Consiglio.
3) Autonomia della Pubblica Amministrazione e garanzie per i diritti del cittadino.
In attesa di un tuo riscontro, colgo l’occasione per porgerti i più cordiali saluti e gli auguri di buone festeUgo Cappellacci
Cagliari, 26 dicembre 2008
caro arturo ormai ci dobbiamo meravigliare più di nulla.il menzionato manichedda ,è stato eletto con progetto sardegna(il movimento creato da renato soru)subito dopo è passato con i socialisti e infine con i sardisti...!!!!bell esempio di lealtà e coerenza!!!!ora devo andare a prendere mia figlia all aeroporto.ci sentiamo domani per altri sviluppi.buona notte.
Ti auguro un buon anno anche se l'anno che entra pare che non si addica ai comuni mortali.
ciao..gran bel sito. mi piacerebbe uno scambio link con te, il mio è www.galli-gentili.com . fammi sapere (magari con un commento sul mio blog così me ne accorgo subito), a presto, edoardo
Posta un commento