lunedì 25 gennaio 2010

Popolo di nobili

Popolo di nobili voi italiani, mi dice la custode rumena della casa dove abito quando mi lamento del freddo. Io le dico che sono nato al mare, sono mezzo pugliese e mezzo ligure ed è naturale che patisca il freddo. Lei mi ripete, popolo di nobili voi italiani. Abbozzo un sorriso e mi infilo in ascensore.

Forse vuol dirmi altro ed usa una metafora?

Forse vuole dirmi che noi, popolo di nobili, non raccogliamo le arance e i pomodori. Che noi, popolo di nobili, non badiamo agli anziani, che non alziamo muri salendo sulle impalcature, che non facciamo più i portinai e fra un po' di tempo gli idraulici, gli elettricisti, i carpentieri, i venditori di frutta e verdura in piazza.
Forse vuole dirmi che, noi popolo di nobili, non concediamo, a chi ci sta sostituendo nei mestieri che prevedono la resistenza al freddo e al caldo, una sacrosanta cittadinanza e il diritto di voto. E non la concediamo, noi popolo di nobili, anche se chi la chiede paga le tasse e i contributi e non evade le tasse come molti nobili fanno.
Forse vuole dirci che la nostra nobiltà è fasulla e quando ci offriranno le brioches al posto del pane dovremo chiedere solidarietà e aiuto alla plebe che emarginiamo e disprezziamo.

Siamo un popolo di nobili e anche un popolo di "stronzi", vero Cota?

Inviterò la custode della casa dove abito, prima di infilarmi in ascensore, ad aderire allo sciopero del primo di marzo.

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3 commenti:

Mariarosa ha detto...

Caro Arturo,ti leggo sempre con grande attenzione e piacere,per la leggerezza e l'ironia con cui scrivi del difficile momento che attraversiamo.Ti segnalo,se già non l'hai letta, la poesia scritta da Adriano Sofri dopo i tristi fatti di Rosarno:
"Nei ghetti d'Italia questo non è un uomo"
La puoi leggere su Repubblica del 10 gennaio e sentire recitata da voci di attori sensibili a ciò che avviene in questa Italia allo sbando e piena di "nobili italiani"

"Arturo" ha detto...

Grazie, mi fa molto piacere ciò che scrivi. Un massaggio all'ego è sempre gradito e terapeutico.
Se sei su facebook vieni a trovarmi.
Ciao

luce ha detto...

Carissimo, da moglie meridionale barese di uomo emigrato in Romania per lavoro, beh, io mi sento nobile perchè è nobile chi crede nel lavoro, crede nel rispetto, crede nel diritto di voto,crede che il cuore sia a sinistra e deve sempre battere e crede che anche la vergogna è un atto di coraggio.
Stronzi si, ma non tutti.
Un cordiale saluto

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