Popolo di nobili voi italiani, mi dice la custode rumena della casa dove abito quando mi lamento del freddo. Io le dico che sono nato al mare, sono mezzo pugliese e mezzo ligure ed è naturale che patisca il freddo. Lei mi ripete, popolo di nobili voi italiani. Abbozzo un sorriso e mi infilo in ascensore.
Forse vuol dirmi altro ed usa una metafora?
Forse vuole dirmi che noi, popolo di nobili, non raccogliamo le arance e i pomodori. Che noi, popolo di nobili, non badiamo agli anziani, che non alziamo muri salendo sulle impalcature, che non facciamo più i portinai e fra un po' di tempo gli idraulici, gli elettricisti, i carpentieri, i venditori di frutta e verdura in piazza.
Forse vuole dirmi che, noi popolo di nobili, non concediamo, a chi ci sta sostituendo nei mestieri che prevedono la resistenza al freddo e al caldo, una sacrosanta cittadinanza e il diritto di voto. E non la concediamo, noi popolo di nobili, anche se chi la chiede paga le tasse e i contributi e non evade le tasse come molti nobili fanno.
Forse vuole dirci che la nostra nobiltà è fasulla e quando ci offriranno le brioches al posto del pane dovremo chiedere solidarietà e aiuto alla plebe che emarginiamo e disprezziamo.
Siamo un popolo di nobili e anche un popolo di "stronzi", vero Cota?
Inviterò la custode della casa dove abito, prima di infilarmi in ascensore, ad aderire allo sciopero del primo di marzo.
3 commenti:
Caro Arturo,ti leggo sempre con grande attenzione e piacere,per la leggerezza e l'ironia con cui scrivi del difficile momento che attraversiamo.Ti segnalo,se già non l'hai letta, la poesia scritta da Adriano Sofri dopo i tristi fatti di Rosarno:
"Nei ghetti d'Italia questo non è un uomo"
La puoi leggere su Repubblica del 10 gennaio e sentire recitata da voci di attori sensibili a ciò che avviene in questa Italia allo sbando e piena di "nobili italiani"
Grazie, mi fa molto piacere ciò che scrivi. Un massaggio all'ego è sempre gradito e terapeutico.
Se sei su facebook vieni a trovarmi.
Ciao
Carissimo, da moglie meridionale barese di uomo emigrato in Romania per lavoro, beh, io mi sento nobile perchè è nobile chi crede nel lavoro, crede nel rispetto, crede nel diritto di voto,crede che il cuore sia a sinistra e deve sempre battere e crede che anche la vergogna è un atto di coraggio.
Stronzi si, ma non tutti.
Un cordiale saluto
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