sabato 21 marzo 2009

Millenovecentosessantuno e dintorni





Il figlio del bracciante faceva la vendemmia dall'alba, si sa al sud fa caldo, fino a tardi. La sua paga era un secchio d'uva.





Il figlio del contadino abitava in un basso e scendeva per entrare in casa. Il cavallo aveva la stanza più bella, a piano terra.





Il figlio del barbiere imparava a suonare la tromba, il primo pezzo che imparò fu Bandiera Rossa. Suo papà era comunista.





Il figlio del maestro marinava catechismo per giocare a pallone e guardie e ladri, fu costretto a prendere ripetizioni per poter fare la prima comunione.





Il figlio del lattaio si svegliava presto al mattino per aiutare a mungere le vacche, era il primo della classe.





Il figlio del vigile urbano non sapeva giocare a pallone, ma giocava sempre. Lui riportava sempre il pallone che suo papà, per strada non si poteva giocare, aveva sequestrato.





Il figlio del formaggiaio passava tutto il tempo ai giardini comunali, la villa, a sentire Adamo Salvatore, i rockettari più grandi di lui dopo un pò spegnevano il juke box.

13 commenti:

Angelo azzurro ha detto...

Dei gran bei ragazzi! e oggi??

redentatiria ha detto...

Se il buon giorno si vede dal mattino.
Tu fin da prestissimo eri già un pericoloso sovversivo anticlericale.
Grazie perchè riesci sempre a farmi sorridere.

redentatiria ha detto...

Ah...dimenticavo,tu sei il più "figo"

coscienza critica ha detto...

Bel post

Unknown ha detto...

tres delicat

Anonimo ha detto...

IMPORTANTE: non ti trovo più fra gli amici su facebook... dato che avvengono strane sparizioni vorrei sincerarmi di esserti scaduta:-) oppure fai qualcosa. Nel primo caso:
... che ho fatto?...
:-)

Anonimo ha detto...

SEI SPARITO O MI HAI TAGLIATA?
GRAZIE.

Alberto ha detto...

E i figli di questi figli? Tutti messenger e playstation....

Anonimo ha detto...

bel post Groucho. Commovente. Davvero

amatamari© ha detto...

E' davvero bellissimo questo ricordo.
Grazie

mm ha detto...

il figlio dell'operaio andava in gita scolastica a Italia '61, il neonato quartiere nato sulle rive del Po per i 100 anni dell'unità d'Italia. Si sentiva importante in quella primavera. Non aveva mai visto tutte quelle cose; c'era aria di boom e le novità facevano girare la testa. I Beatles non erano ancora arrivati e l'unico auricolare conosciuto era quello per la sordità.

Anonimo ha detto...

bello

Cassandra ha detto...

Che meraviglia! Sembrano i personaggi di un romanzo... a dire il vero sono meglio: sono i protagonisti di un'infanzia!

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