venerdì 27 febbraio 2009

Lo sciopero bianco non è virtuale!!

Il governo è andato all'attacco contro il diritto di sciopero, lo vuole regolamentare riducendone l'efficacia e spuntando l'unica arma che hanno i lavoratori.
Comincia con i trasporti pubblici per andare poi verso tutte le categorie di lavoratori.

La trovata approvata dal governo è lo sciopero virtuale: dichiaro sciopero però lavoro e non vengo pagato!


Geniale!
A Napoli dicono "Ca nisciuno è fesso".

Lancio una controproposta: lo sciopero bianco! Lavoro rispettando tutte le procedure e vengo pagato.

Questa forma di sciopero nella pubblica amministrazione e nel comparto trasporti andrebbe a bloccare di fatto ogni attività.

Provate ad immaginare un conducente di metropolitana, di aereo, di bus che rispetti meticolosamente le procedure di sicurezza, il codice della strada, la sicurezza dei passeggeri...

Provate ad immaginare un impiegato del catasto, dell'anagrafe che consulta con occhialini sul naso i flussi procedurali, che esamina i documenti con estrema attenzione.....

Si blocca tutto!

Lo sciopero bianco non è virtuale è reale!

Mi capitò all'aeroporto di Monaco di subire uno sciopero bianco: nove ore di attesa prima di partire.

Lo sciopero bianco non è virtuale e vieni pagato.

Lo sciopero bianco fornisce un servizio al ministro Brunetta: una consulenza gratuita sui veri problemi della pubblica amministrazione in modo che possa concentrarsi (a rischio dell'invisibilità) sulle cose da fare e non da proclamare per fare demagogia.

Lo sciopero bianco non è virtuale e aiuta a migliorare.

9 commenti:

Minu ha detto...

Se di fatto io mi presento sul posto di lavoro e seguo tutte le procedure, e vengo pagata.. qual'è la differenza tra lavorare e sciopero bianco?
A me sto sciopero virtuale sembra proprio una presa in giro ai lavoratori, temo anche io che sia solo un'anticamera, lo esporteranno anche a tutti gli altri settori.
Vestono tutte le loro nefandezze con la scusa che stanno facendo un favore ai cittadini che devono spostarsi per lavoro.
C'è ancora qualcuno che lavora in questo paese?
Quando vado a prendere le mie figlie a scuola ci sono una marea di genitori. Si salutano dicendo: anche tu in cassa? qualcuno risponde: no io in mobilità. E va ancora bene...
Che tristezza, le aziende usano gli ammortizzatori sociali, dopo la mobilità sei su una strada, se va bene diventi un precario a vita, ed ora anche senza diritto di sciopero?
Tutti passivi, nessuno riempie le piazze per urlare tutto il suo disgusto.
Compresa me.

Anonimo ha detto...

Putroppo ,temo che anche quest ennesimo sconcio passerà nell indiferenza generale.Parlando con la gente ,mi capita sempre più spesso di sentirmi un aliena,sembra che nessuno ,o molto pochi ,si rendano conto di quello che accade.
Ho l impressione che la gente sia come anestetizzata,non riesco a spiegarmelo ed è la cosa che mi spaventa di più.

coscienza critica ha detto...

redentatiria ha ragione. Gli italiani sono anestetizzati. Ma si accorgeranno, prima o poi... e sarà tardi!

Camu ha detto...

Io ho l'impressione che questi comincino a mettere mano allo strumento sciopero perchè iniziano ad essere consapevoli di cosa potrà succedere nei prossimi mesi se la situazione rimane quella di ora o addirittura peggiora.

Anonimo ha detto...

Hai ragione Camu.

Comunque non è mai troppo tardi per svegliarsi, non staremmo qui a scriverci.

Minu, lo sciopero bianco mette in crisi un sistema che non funziona. Pensa alle norme sulla sicurezza, se si osservassero tutte....

Anonimo ha detto...

anestetizzati gli italiani? ma FATTI in modo pesante di LSD !!!
hanno le visioni...
sarà un brutto risveglio al quale ci toccherà partecipare tutti ahimè...
e spero di essere spietata con chi oserà pentirsi, almeno fra i miei parenti, amici, conoscenti.
aug.
;-)

Anonimo ha detto...

Scioperare ha un significato solo se si scende in piazza a manifestare il proprio sdegno nei confronti della ragione per la quale si sciopera. Mai come oggi si ha bisogno di dare visibilità alle questioni. Non ha senso nè scioperare per andare al mare, nè stare a casa, o si scende in piazza o si organizzano riunioni sul posto di lavoro per informare chi spesso non sa nemmeno perchè si sciopera. Non dimentichiamoci, anche se il paragone può sembrare paradossale, che la questione Palestinese è iniziata con il tragici fatti delle Olimpiadi di Monaco, prima di allora manco si sapeva che esistesse.

roberto celani ha detto...

Il potere politico si blinda cercando riparo dal furore popolare che inevitabilmente la crisi si porterà dietro. E' già tutto visto e tutto scritto: http://robertocelani.blogspot.com/2009/01/furori-prossimi-venturi.html

Rileggere Steinbeck può essere un esercizio utile se si vuole sperare in una reazione popolare, in una unione dal basso di partecipazione ed istanze...In un nuovo 8 Settembre che porti alla speranza di un 25 Aprile...

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good

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