mercoledì 15 giugno 2011

In punta di piedi


Sono entrato così nei campi Rom, in punta di piedi. In punta di piedi e con un piccolo carico di pregiudizi. Io avevo il compito di fare le foto e un po’ mi vergognavo. Mi chiedevo come cominciare evitando di sembrare invadente, non volevo dare l’impressione di essere a un parco safari.
Per un po’ la macchina fotografica è rimasta nello zainetto, intanto salutavo e cercavo di spiegare cosa ci aveva portati li. Cominciavo a rilassarmi e a scaricare pregiudizi, un po’ per volta.
Poi ho estratto la reflex dallo zainetto e l’ho accesa. “Siete giornalisti?”. “No, vorremo girare un film”. E spiegavamo. E raccontavano.  Un altro carico di pregiudizi se ne andava.
Ho cominciato a scattare foto, alle cose e ai luoghi.
Intanto si erano rilassati anche “loro”: “Fammi una foto, per piacere”.  Tempo un’oretta di scatti e il rilassamento era completo. Adesso ho un pacco di fotografie da portare al campo.
Uscendo non ho più controllato se in tasca c’era il portafogli.
Ai campi ci sono andato più volte con Sara, Francesco, Federico e Luca. La storia completa la trovate qui: http://unmondopossibile.wordpress.com/

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