giovedì 9 giugno 2011

Il paese del gratta e vinci

Oggi sono andato all’ufficio postale per pagare un bollettino, ero in coda quando ho visto agli sportelli in bella vista dei gratti e vinci. Ho chiesto e mi han detto che si possono comprare, un modo come un altro per ingannare il tempo quando si è in coda.
Fantastico, questo paese è fantastico. Puoi trovare i gratta e vinci ovunque: dal tabaccaio, al bar, in edicola, al supermercato, all’autogrill. Adesso anche alla posta. Ritiri la tua pensione, minima, e la defalchi subito di cinque, dieci euro di speranza. Lo stato (minuscolo, molto minuscolo) si prende il pizzo sulla miseria e sulla disperazione. Posso dire che questa cosa mi fa schifo? L’ho detta.
Adesso mi aspetto che i gratta e vinci si vendano nelle ASL, anche lì code non mancano e puoi pagare con il bancomat insieme al ticket. Negli ospedali, possibilmente nei reparti di oncologia, vedi mai che ti puoi pagare un ricovero in Svizzera o cure molto costose. In chiesa, gratta e vinci indulgenze, messe in suffragio e candele votive. Nelle agenzie per il lavoro, gratta e vinci un posto a tempo determinato, indeterminato, da operatore ecologico o da mega dirigente … delle poste.
Questo paese, così com’è, mi fa veramente schifo. L’ho già detto? Non importa, lo ripeto volentieri.

3 commenti:

Felipegonzales ha detto...

In effetti facciamo un po' pena...

Anonimo ha detto...

Anch' io ho avuto la stessa tua reazione... davvero una gran pena..
Diana

Marco Boccaccio ha detto...

la tassa sulla povertà.
quelli sarebbero da proibire, altro che marijuana.
l'ho detto, pure io.

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