mercoledì 9 marzo 2011

Quelle giovani coppie

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Quando ero bambino, l’Italia ne aveva un centinaio di anni e mio padre mi raccontava dell’ultima guerra mondiale, del gelo russo, delle sponde del Don e di una ferita che gli consentì di ritornare a casa prima della disfatta. Tornò in una casa che non era proprio casa sua ma casa di una giovane e bella donna che diventò la mia mamma.

Perché mio padre, che era pugliese, il periodo più bello della sua vita lo trascorse comandando la difesa dell’isola Gallinara da improbabili attacchi nemici. E fu dalle parti del molo di Alassio che mio papà conobbe mia mamma, amore a prima vista e origini taciute, perché alla mia mamma quelli di laggiù non piacevano e il giovane sergente con i baffi non aveva il coraggio di dirle che arrivava dalle parti di Bari.
Ma si sa che il vero successo di un uomo è piacere alla suocera. Infatti, fu la futura nonna a risolvere il problema quando mio padre, non sapendo cosa fare, si confidò con lei e le raccontò il suo dilemma.
La nonna consigliò di dirle di essere parmigiano, nel senso di Parma, città appena un po’ a sud. Ci sarebbe stato tempo per dichiarare la verità.
E fu così che andò.
Prima di sposarsi mio padre disse tutto a mia mamma, e l’amore sconfisse il pregiudizio. Dopo il matrimonio, i giovani sposi cominciarono, a guerra appena finita, un avventuroso viaggio che avrebbe riportato mio padre a sud e mia madre a esplorare un altro mondo.
Ricordo che la mia mamma, che nel frattempo aveva imparato a fare le orecchiette, mi raccontava che al sud usavano l’olio invece del burro e non trovava da comprare   il parmigiano. Chissà forse fu proprio la passione per il parmigiano che ispirò mia nonna.
Io nacqui dopo qualche anno in Liguria, durante una vacanza estiva, ultimo di tre figli e in Puglia, dove noi abitavamo, finalmente arrivò il parmigiano, per la felicità della mia mamma che lo poteva grattugiare sulle orecchiette con il pesto. Un pasto multietnico che vi consiglio.
Riassumendo mio papà era pugliese, la mia mamma ligure, io e i miei fratelli per una metà liguri e per l’altra metà pugliesi. Italiani interi. Come il parmigiano all’estero, appunto.
La storia di questo paese non è fatta solo di Cavour, Garibaldi e Mazzini, anche mia madre e mio padre han fatto l’unità d’Italia, come tante altre coppie di questo paese, e non saranno dei tristi e blasfemi fazzoletti verdi a smontare ciò che tanti giovani innamorati hanno contribuito a unire.
Oggi, che gli anni sono centocinquanta, quelle giovani coppie andrebbero ricordate.

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