lunedì 14 dicembre 2009

Diamoci una regolata

Scusate ma mi sembra che sull'episodio di ieri, la statuetta sul volto di Berlusconi, si stiano dicendo un sacco di pericolose stupidaggini.

Cosa è successo? E' successo che uno squilibrato ha lanciato un souvenir verso Berlusconi, lo ha colpito in pieno volto, gli ha fatto male. Ok. Mi dispiace, io preferisco fargli del male il giorno delle elezioni.

Subito dopo l'episodio è arrivata una carrellata interminabile di dichiarazioni dalla solidarietà alla ricerca di colpevoli e mandanti morali e materiali (leggetevi Il Giornale), ai distinguo, ai se ai ma. Inoltre si fa riferimento agli anni di piombo, ai compagni che sbagliano eccetera eccetera.

Ripeto, uno squilibrato ha lanciato un souvenir. Ha avuto sfiga Berlusconi e mira il folle lanciatore.
L'unica cosa seria da dire è che le misure di sicurezza non hanno funzionato.

Non mi interessa neanche fare la classifica delle dichiarazioni che fomentano odio o spaccature nel paese.
Berlusconi divide il paese, Berlusconi sta bloccando il paese con la zavorra dei suoi interessi personali.

Mi interessa invece far notare che il 5 Dicembre centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza: non è successo niente. Il 12 ed il 13 Dicembre è sceso in piazza in PD, non è successo niente. Gli operai sono scesi in piazza, non è successo niente.

Il paese è molto più maturo di chi lo dirige e non rilascia dichiarazioni a vanvera.

Detto questo, io, a Berlusconi lancerei una bottiglia. Di plastica, assolutamente innocua. Dentro la bottiglia metterei un messaggio come fanno i naufraghi dalle isole deserte. Nel messaggio farei l'elenco delle cose che non funzionano e delle sue promesse elettorali. Nel messaggio gli chiederei di presentarsi davanti ai tribunali.

Gli auguro una piena e veloce guarigione.

3 commenti:

la signora in rosso ha detto...

E' vero, Arturo, abbiamo cercato di farglielo capire in tutti i modi...

Andrea Pirola ha detto...

Vorrei esprimere la mia piena solidarietà al nostro primo ministro, le nostre diverse visioni politiche, non devono, o almeno non dovrebbero mai, portare alla violenza. Condivido le parole di Casini: La violenza, anche in politica, è intollerabile. Lo è tanto di più quando sono in corso manifestazioni pacifiche. Berlusconi ha la nostra solidarietà, senza se e senza ma.

Anonimo ha detto...

well.. it's like I thought!

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