domenica 2 ottobre 2011

Un patto per salvare il PD

Credo che il Partito Democratico non possa permettersi delle primarie per scegliere il prossimo candidato premier tutte giocate all’interno del partito. Sarebbero un gioco al massacro e non la resa dei conti perché i conti non tornerebbero, un film western senza orizzonti, ma con tanti morti. Partito compreso. E un regalo alla destra e a Montezemolo che non dobbiamo fare.
Credo che il partito tutto dovrebbe appoggiare Bersani premier, come peraltro previsto dallo statuto.  A una condizione però: il rinnovamento.
Bersani in cambio della sua indiscussa candidatura dovrebbe fissare regole precise sul numero dei mandati parlamentari (e non solo parlamentari) e sulle primarie per la composizione delle liste elettorali.
Queste dovrebbero essere le condizioni 
a) Massimo due mandati e senza eccezioni;
b) Candidature territoriali, nessun papa o vescovo straniero;
c) Primarie per definire le liste elettorali.
Preferisco un partito che si rinnova e sceglie democraticamente piuttosto che un partito che si uccide per la leadership e lascia tutto come prima.
E questo patto firmiamolo adesso.
Si accettano adesioni alla proposta.

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