lunedì 11 ottobre 2010

Il lavoro, l'incidente e il ministero

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La Campagna Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro lanciata dal Ministero del lavoro ha come slogan:
"Sicurezza sul lavoro. La pretende chi si vuole bene".

Nel comunicato potete leggere tra le altre cose: 
Dalle statistiche, infatti, emerge che la maggior parte degli incidenti sul lavoro possono definirsi di natura “comportamentale”. 
Sulla base di tali premesse, è stata realizzata una campagna di tipo emozionale che, abbandonati i toni gravi e le mere raccomandazioni, mira a colpire e coinvolgere maggiormente l’opinione pubblica grazie ad un punto di vista inusuale e a cambiare l’approccio comunemente adottato rispetto a un problema drammatico e purtroppo ancora molto diffuso
La campagna, pur rivolgendo l’attenzione all’intera popolazione, ha come target specifici i lavoratori 
Pertanto:
La Tyssen non è mai esistita o abbandonata perché il tono sarebbe stato troppo grave.
La pulizia delle cisterne anche.
La caduta dalle impalcature è uno sport estremo.
e così via.
Ma guardate questo manifesto:

Qui siamo alla Disney, al magico modo dei cartoni animati, allo zio Tom liberato.
L'immigrato che lavora felice nei campi deve stare attento quando guida il trattore nell'azienda agricola modello perché il bimbo, che lo ha raggiunto in Italia con la mamma, uscito da scuola, dove è in classe con bimbi di tutti i colori, lo aspetta per giocare con lui.

Rosarno? La raccolta dei pomodori? La tratta degli schiavi?
Toni gravi, l'approccio è inusuale e vuole toccare i sentimenti.
Life is a fiction al ministero.




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