Stop ai parlamentari eletti all'estero
"Basta ipocrisie, non è il sistema elettorale degli eletti all'estero, che è una barzelletta, a non funzionare. L'assurdità è che ci siano dei parlamentari eletti all'estero!". Lo afferma il senatoreRoberto Calderoli, ministro per la Semplificazione Normativa e Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord. Per Calderoli, "dopo le negative esperienze accumulate in due legislature spero che tutti, come il sottoscritto, siano giunti alla conclusione che non c'è alcuna necessità di avere deputati e senatori eletti all'estero. I nostri cittadini che vivono all'estero hanno il diritto di votare, con modalità serie e non con le attuali, ma per i parlamentari di casa nostra. Prendiamo spunto dal motto dei rivoluzionari americani, "no taxation without representation", trasformandolo in "no representation without taxation", perché nel nostro Parlamento deve sedere chi vive, lavora e paga le tasse, a casa nostra", conclude.
Va bene Calderoli, escluso chi non paga le tasse, nel senso che le evade, a prescindere dalla provenienza e dal colore della pelle.
E adesso non stare a precisare, a smentire, a puntualizzare. Cosa detta è cosa fatta.
0 commenti:
Posta un commento