Di tattica e strategia non ci capisco niente, a scacchi perdo sempre e a Risiko sciupo armate per conquistare la Kamchatka, questo mio limite non mi mette in condizioni di capire il mio segretario quando dichiara aperture alla lega dandole anche una bella ripulita.
Real politik? Il fine – farla finita con Berlusconi – può giustificare la mossa?
Può darsi. Io non lo so, mica gioco a scacchi.
Però caro segretario cerca di comprendere il mio disagio e imbarazzo. Vedi, io abito a Torino, nel quartiere San Salvario e, per esser precisi, sono iscritto al circolo 8 del PD.
San Salvario, lo sai, è un modello d’integrazione multi-etnica, dove puoi pregare nel tempio valdese, nelle chiese cattoliche, nelle moschee e nel tempio ebraico; dove convivono nei mercati banchi gestiti da immigrati e da “nostrani”; dove puoi andare a tagliarti i capelli dal parrucchiere che arrivò dal sud e da quello che giunse dal nord (Africa).
Invece caro segretario, San Salvario la lega l’avrebbe circondata con i cavalli di frisia e avrebbe messo le camicie verdi a pattugliarla.
Un attraversamento pedonale unisce San Salvario con la stazione di Porta Nuova, li prendeva il treno Mario Borghezio per andare a spruzzare di disinfettante le donne di colore. San Salvario confina con i Murazzi, dove sempre il solito Borghezio con le sue camicie verdi trascorreva le sue nottate a “riscaldare” i clandestini. Da San Salvario puoi prendere il tram e recarti in un altro quartiere della città dove si sta per edificare una moschea, più grande e accogliente, che consente di pregare con dignità, ma la lega si oppone. Un consigliere comunale della lega dice che i bambini islamici sono tanto graziosi, ma poi crescono e diventano terroristi.
A San Salvario si resiste, altrove è peggio e lo sai: un assessore di un comune del torinese vuole per i bambini disabili classi differenziate, perché si sa i disabili disturbano. Hitler insegna e ci lasciò la soluzione del problema.
A San Salvario e in tutto il nord si resiste, caro segretario.
Adesso ci hai messo in un bel guaio, dobbiamo scendere a patti con Borghezio?
Guarda segretario che il berlusconismo è più facile da sconfiggere del leghismo: il milione di posti di lavoro, più case per tutti, le pensioni dignitose, la casa di Scajola, i massaggi di Bertolaso, i condomini “allegri”, la disoccupazione e via elencando sta sgretolando il sogno berlusconiano. Il leghismo invece entra nel sangue e si stabilizza nelle pance, crea nemici, ti fa vivere chiuso in casa con la pistola carica sul comodino, gioisce quando affondano i barconi con i disperati a bordo, e discrimina., discrimina tanto.
Discriminare è razzismo a San Salvario come altrove.
Tutte queste cose le sai, l’elenco sarebbe infinito, ma tu preferisci giocare a scacchi, io no, ho smesso da tempo.
Allora come la mettiamo? Vieni a San Salvario a e ci spieghi la tua mossa vincente?
Noi ti aspettiamo, il circolo è piccolo, ma molto accogliente.
1 commenti:
Caro Arturo,la mentalità leghista come il berlusconismo è più difusa di quanto crediamo,anche dove la lega non è presente ed è la somma dei pregiudizi, dell'egoismo,dell'individualismo.
Qualche giorno fà mi son trovata a discutere piuttosto animatamente con delle persone che conosco molto bene,si dicevano convinte che tutti i guai dell'Italia son dovuti alla presenza di troppi stranieri...hai voglia a spiegare ,a controbattere con dati concreti,non si smuovono dalle loro convinzioni,per loro è più comodo e rassicurante avere un capro espiatorio....
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