Francesco Profumo, il rettore del Politecnico di Torino, pare, ma non è detto, forse, ma non è certo, stia per sciogliere la riserva e accetti la proposta di candidatura a sindaco della città di Torino.
La proposta arriva dal PD ed è gradita da UDC e API.
Il PD esprimerà un altro candidato, Davide Gariglio, esponente dalle molte preferenze dell’area cattolica del partito.
Molto probabilmente l’area di sinistra della coalizione non starà a guardare e presenterà un suo candidato. Quasi certamente un assessore dell’attuale giunta, probabilmente appoggiato da Nichi Vendola.
La previsione è molto facile, Torino è vicina a Milano. Profumo come Boeri.
Caro professor Profumo, chi glielo fa fare? C’è una patria da salvare? Non credo proprio.
Torino si avvicina al cambio di sindaco dopo venti anni di buona amministrazione, Chiamparino è stato il sindaco più stimato d’Italia e gode di grande popolarità anche fuori dai confini. Sergio Chiamparino ha una squadra di assessori bravi che hanno contribuito in modo determinante al successo dell’amministrazione uscente.
La scelta coerente e conseguente del PD sarebbe quella di individuare e far competere alle primarie uno degli assessori della giunta. Ma così sarebbe troppo facile e si rischierebbe di vincere le primarie. Noi del PD siamo nati per soffrire non per gioire.
Caro professor Profumo, lasci perdere. Torino è vicina a Milano e Bari neanche tanto lontana.
PS: Roma invece, caro Fassino, è molto distante.
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