Ero seduto ad un tavolino del caffè Florio con Hugo, sotto i portici di Piazza Castello, quando l’ho visto arrivare. Lui al centro, jeans chiari e camicia azzurra sbottonata, ai lati, ma discosti due tizi stesso stile, dietro arrancavano in tre.
Il passo era veloce, deciso, lo sguardo tipo mo’ ti faccio vedere chi sono. Gli altri, decisi, lo sguardo tipo mo’ vi fa vedere chi è.
Occupavano tutto lo spazio disponibile, senza guardare in faccia nessuno. Verso la meta come Wyatt Earp e i suoi fratelli: all’Ok Corral.
Sono rimasto in attesa con le orecchie dritte, mi sembrava di essere laggiù nell’Arizona terra di sogni e di chimere.
Niente, neanche un colpo di pistola. Forse uno sbadiglio … del pistola, magari al bar a prendere un caffè macchiato quote latte.
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