No, è il trolley di un profugo somalo che viene trasferito da una caserma, i muri che vedete, ad un’altra sistemazione provvisoria. Nel trolley c’è tutto quello che possiede.
Il trolley non lo possedeva il somalo quando decise di partire.
Il somalo partì da Mogadiscio, si fece il giro del corno d’Africa, arrivo in Libia, fu fortunato arrivò vivo, e tentò, magari più volte, la traversata del canale di Sicilia, e fu fortunato perché non fu respinto e non annegò e non morì di freddo o di sete.
Poi, nel paese dei paisà, diventò un peso, una grana da gestire, un costo.
Il somalo era uno studente universitario a Mogadiscio. Certo avesse potuto fare un erasmus , magari a Torino, sarebbe stato più felice, il somalo.
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